(Adnkronos) – In Italia, spiega l’Istat, la dimensione del tempo libero evidenzia un forte e generalizzato gap di genere: nel corso della giornata le donne dispongono mediamente di meno tempo libero rispetto agli uomini in tutte le fasi della vita. Questa differenza si presenta durante l’infanzia, si acuisce con l’ingresso nell’eta’ adulta e l’assunzione di ruoli di responsabilita’ familiare, e continua fino alle eta’ piu’ avanzate. Tra i 20 e i 34 anni in un giorno medio settimanale si dispone mediamente di 3h57′ per il tempo libero, che si riducono di 44 minuti nella classe di eta’ successiva (3h13′), per riprendere ad espandersi nuovamente dai 45 anni in poi, fino ad arrivare alle 4h49′ tra i 55 e i 64 anni.
La classe di eta’ in cui il tempo libero risulta maggiormente sacrificato e’ quella compresa tra i 35 e i 44 anni, sia per gli occupati sia per i non occupati: le donne arrivano a disporre di meno di 3 ore di tempo libero (2h53′) e gli uomini di 3h34′. In particolare, emerge una particolarita’ con riferimento alle madri sole: il tempo libero su cui possono contare (3h21′) e’ maggiore di quello disponibile per le donne in coppia con figli (2h57′), a significare che la presenza di un partner comporta un’ulteriore riduzione di tempo libero piuttosto che un suo incremento.
Ovviamente, la condizione professionale incide fortemente sulla quota di tempo libero mediamente disponibile. Gli occupati infatti in un giorno medio settimanale dedicano alle attivita’ di tempo libero 3h20′, ovvero 1h25′ in meno dei non occupati (4h45′). Avere un lavoro autonomo riduce ulteriormente la quantita’ di tempo libero su cui poter contare: gli autonomi dispongono di 3h03′ contro le 3h26′ dei dipendenti.
La quota di tempo quotidiano dedicata alle attivita’ di tempo libero varia al variare del tipo di giorno. Si passa dalle 3h27′ dei giorni feriali alle 4h22′ del sabato alle 5h26′ della domenica. La dilatazione del tempo libero nel week end (che’ pure non e’ elevatissima in quanto parte del tempo liberato dal calo del tempo di lavoro confluisce nel tempo per le attivita’ fisiologiche) riguarda principalmente gli occupati, che guadagnano 1h19′ dal feriale al sabato, e ancora 1h16′ tra sabato e domenica, ovvero complessivamente 2h35′.
Quanto alle attivita’ preferite nel tempo libero, come nel resto d’Europa, guardare la tv e’ la principale attivita’ di tempo libero, sia per numero di persone che mediamente guardano la televisione nel corso della giornata, sia per tempo mediamente dedicato a tale attivita’. In un giorno medio settimanale la popolazione tra 20 e 64 anni dedica alla tv 1h32′ (1h54′ di domenica). La minore disponibilita’ di tempo libero in generale delle donne fa si’ che queste trascorrano davanti al televisore meno tempo rispetto agli uomini. Tuttavia, l’incidenza della fruizione della tv sul tempo libero complessivo quotidiano resta pressappoco la stessa per uomini e donne: per i primi rappresenta il 39,5%, per le seconde il 38,8%.
Al secondo posto, dopo la tv, l’attivita’ di tempo libero a cui i cittadini dedicano maggiore spazio e’ la vita sociale. Mediamente vi si dedica poco meno di un’ora (54′), ovvero piu’ di un quinto del tempo libero totale. Per la precisione la socialita’ occupa il 22,9% del tempo libero degli uomini e il 23,4% del tempo libero delle donne. A seguire, nel tempo libero degli italiani ci sono le attivita’ di sport e di vita all’aperto (29′), le letture (17′), gli hobbies (13′), le attivita’ di impegno sociale e religioso (10′).
Commenti