«Proprio non ci siamo, se ancora all’alba del 2018 dobbiamo leggere sul tuo giornale stereotipi sessisti dei più volgari. Col pretesto di fare ironia, nel Gioco Test ‘Sei Di Maio o Salvini?’, si resta allibiti a leggere la domanda ‘fareste sesso con’». Lo scrive in una lettera indirizzata al direttore de L’Espresso, Marco Damilano, la Commissione Pari Opportunità della Federazione Nazionale Stampa Italiana.
«Si può scegliere tra 4 politici e 4 politiche ma con motivazioni che la dicono lunga sul maschilismo di chi ha concepito il gioco. Gli uomini (Fico, Macron, Casaleggio e Giorgetti) qualificati perché ‘sono’ (è ruspante, poliedrico, indecifrabile) o perché ‘sanno’ (sa come si fa). Le donne perché subiscano qualcosa. Loro non ‘sono’ e non ‘sanno’. E il repertorio spazia tra ‘per zittirla’ a ‘per sculacciarla’. Tanti aggettivi per i maschi, le donne invece, zittite, sculacciate, sminuite», viene sottolineato nella lettera.
«È inaccettabile -dice la Cpo della Fnsi- e ci amareggia molto che anche L’Espresso cada in questo vergognoso sessismo. Del tutto inaccettabile. Raccogliendo le tante segnalazioni di sdegno che il ‘test’ sta suscitando in queste ore, ci auguriamo che L’Espresso voglia scusarsi con le lettrici e con i lettori per il grave scivolone». (Ansa – Roma, 7 agosto 2018)
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