I vincitori dell’Edizione 2008
del Premio “Casa della Fantasia”
promosso dalla Biblioteca della Fondazione “Achille Marazza”
di Borgomanero
Nato nell’anno 2003, con l’intento di unire ai laboratori creativi promossi dalla Sezione Ragazzi un’iniziativa che valorizzasse giovani autori ed illustratori e potesse offrire piacevoli, veloci ed originali libretti da leggere ai bambini, il Premio “La casa della fantasia” concluderà sabato 27 settembre, con la premiazione dei vincitori e la mostra degli illustratori, la sua sesta edizione e darà il via alla settima. La formula è originale (e infatti già si è tentato di “copiarla”): il bando prevede due sezioni separate, l’una letteraria – filastrocche o racconti, ad anni alterni – e l’altra artistica. Le giurie, tecnica per l’illustrazione e mista (tecnica dapprima, per la scelta dei finalisti, e poi composta da bambini e ragazzi, per la designazione del vincitore) hanno espresso sul tema di quest’anno, Topi di biblioteca e altri animali, il seguente verdetto:
v per la sezione illustrazione (giuria Michela Papadia e Gemma Fiorentini)
I°: Francesca Quatraro di Acquaviva delle Fonti BA: Una grande varietà di animali affolla una biblioteca un po’ speciale con un albero che diventa sala di lettura. Piacevole l’invenzione degli ambienti e dei loro abitanti, risolta con una distribuzione di pesi tonali ben contrastati che favoriscono una facile lettura delle immagini da parte dei bambini.
II°: Stefano Vanni di Cattolica RN: Tavole d’insieme ricche di dettagli che, con un segno nitido e minuzioso, descrivono animaletti festosi e partecipi alla vita della biblioteca. Tavola a colori ben riuscita, che però differisce stilisticamente dalle tavole in bianco e nero.
III°: Samantha Ceccobelli di Roma: Biblioteca animata da personaggi palesi e nascosti, suggeriti dagli occhietti che appaiono magicamente dagli scaffali. L’interpretazione delle tavole è facilitata dalle didascalie che aggiungono humour alla storia. La tecnica pittorica scelta è molto efficace.
IV° Daria Kirpach di Foggia: Vivacissimi topi realizzati con segno sicuro sono protagonisti di varie situazioni stimolate dai libri o dalla lettura. Le scene non risultano del tutto comunicative poiché non supportate dall’ambientazione.
V° Daniela Alberti di Venaria TO: Interessante e sofisticata la tecnica di illustrazione utilizzata, ma forse più adatta ad un pubblico adulto. I topi, a loro agio fra i libri, conducono con questi e in mezzo a questi la loro vita quotidiana.
v per la sezione racconto (giuria Anna Pastore, Daniela Buonavita, Eleonora Bellini e gli alunni delle scuole di Borgomanero, Gattico, Briga Novarese) sono risultatati finalisti a pari merito:
– Ratto lesto, gatto pesto: Paola Gaiani di Novara (racconto “novarese” dal fine umorismo)
– Il viaggio nel libro magico: Anna Tasinato:di Ospedaletto Euganeo PD (avventura fantastica che si fa leggere molto volentieri)
– Il paese dei libri: Maria Arca di Dortmund D (Una favola di favole, che, a partire da Alice, ti prende per mano per un viaggio tra i libri di sempre)
– Occhio Lento e Avventu Rosa, Maria Luisa Sabato di Bari (Racconto, tra magico e surreale, originale fin dal titolo)
– Magic Rat: Michele Anelli di Invorio NO (Piacevole, ma dalla stesura un po’ affrettata)
– Cuore di drago di Michela Caputo di Albignasego PD (Simpatica storia con un protagonista nel quale identificarsi)
– Il libro rosso: Marcella Blasiol di Tuenno TN (Racconto “vissuto” in forma teatrale; immediato come i dialoghi e le scene che lo costruiscono)
La giuria dei bambini ha decretato vincitore il racconto Cuore di drago della giovanissima Michela Caputo. Il premio consiste nella pubblicazione dell’opera e delle illustrazioni vincitrici in una speciale collana della Fondazione Marazza.
Scorrendo i nomi dei finalisti constatiamo che la presenza femminile è altissima e le vincitrici sono entrambe giovani donne. Una testimonianza di creatività e di apertura al mondo dell’infanzia, dunque, che consideriamo molto importante, così come l’attenzione ai temi della lettura con e per i bambini. Quest’ultima, infatti, al di là dell’importanza che riveste per lo sviluppo delle facoltà verbali ed intellettive del bambino, svolge anche un’importante funzione affettiva: è segno di amore e di attenzione da parte dell’adulto; infonde sicurezza e gioia; segna, nel mondo bambino ormai gravato di impegni quasi quanto quello di un adulto, l’ora certa dell’appuntamento con il libro, magari alle soglie della notte; cancella, almeno un poco, le paure, quelle vere e quelle indotte. E, con i tempi che corrono, non è poco.
Eleonora Bellini
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