FORLI’. Ricevuta una delegazione del “Tavolo delle Associazioni Contro la violenza sulle Donne” e del “Comitato Se non ora quando Forlì” presso la residenza comunale di Forlì per la consegna delle proposte relative alla “toponomastica al femminile“. Nell’incontro, le assessore alle Pari Opportunità Maria Maltoni, ai Servizi demografici e toponomastica Valentina Ravaioli, alle politiche educative Grabriella Tronconi e la presidente della Commissione Pari Opportunità del comune Sara Samorì, hanno assicurato che faranno pervenire alla Commissione Toponomastica cittadina le proposte del mondo femminile, con un caldo invito a tenerne conto. L’iniziativa delle associazioni femminili forlivesi si inserisce in una campagna promossa a livello nazionale da numerose organizzazioni e che ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza delle figure di donne che hanno dato un contributo alla vita del nostro paese, ma non solo, tramandandone la memoria attraverso l’intitolazione di strade. Attualmente, la toponomastica forlivese vede una presenza di circa il 6% di nomi femminili in quanto già nella precedente legislatura erano state avanzate proposte in questa direzione da parte della Commissione Pari Opportunità e numerose intitolazioni si sono realizzate negli ultimi anni. Vi sono però molti comuni in cui non esiste neppure una strada intitolata a donne o comuni importanti come Bologna che ne hanno solo il 2%. Con l’iniziativa odierna vengono presentate tre proposte prioritarie di donne una forlivese, una italiana e una straniera che sono storicamente, culturalmente e simbolicamente che significative per le donne e per la loro storia:
Maria Bondi staffetta partigiana, catturata e incarcerata a Forlì.
Sibilla Aleramo (1876-1960) scrittrice e poetessa italiana. Il suo impegno femminista non si limita alla scrittura ma si concretizzo nel tentativo di costituire sezioni del movimento delle donne e nella partecipazione a manifestazioni per il diritto di voto e per la lotta contro la prostituzione.
Anna Kuliscioff (1855 – 1925): anarchica, medico, femminista e rivoluzionaria russa, tra i principali esponenti e fondatori del Partito Socialista Italiano. Passionale nella vita privata e nell’azione politica, donna eccezionale che riunì costantemente in sè l’impegno politico e scientifico nella ricerca ostinata di creare una società libera e giusta e di pari diritti fra uomini e donne. Medico ginecologo, e ricordata come “la dottora dei poveri” per la sua attività a favore dei più deboli ed emarginati ed anche per la sua attività di ricerca scientifica in ambito ginecologico.
Oltre a queste intitolazioni prioritarie è stato consegnato alle rappresentanti dell’Amministrazione un ampio elenco di nomi donne che spaziano in vari ambiti, dalla cultura alla politica, all’arte, sia italiane che straniere la cui intitolazione viene proposta come una azione da svolgere anche nei prossimi anni.
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