«Gli editori? Ce ne saranno di più dello scorso anno»

Quando mancano tre mesi alla trentesima edizione del Salone, la prima dopo lo strappo con Milano, il 96% di chi aveva uno stand lo scorso anno ha già confermato la propria presenza
Andrea Parisotto

sdl - TORINO. 
 SALONE DEL LIBRO, SUCCESSO INCREDIBILE
La trentesima edizione del Salone del Libro si svolgerà dal 18 al 22 maggio (© Alessandro Di Marco/Ansa)

TORINO – Entusiasmo. Superamento dei confini. Trecentocinquanta editori. Con questi tre concetti ben definiti, il Salone del Libro presenta all’Italia e forse a tutto il mondo la trentesima edizione in scena al Lingotto dal 18 al 22 maggio 2017. L’attesa è snervante, la voglia di fare bene e dimostrare a tutti il valore della fiera torinese è tanta. Dopo lo strappo con Milano, la delusione ha lasciato in fretta spazio all’adrenalina, trasformatasi nelle ultime ore in entusiasmo. Sì, perché le notizie che arrivano dal Nicola Lagioia, direttore del prossimo Salone del Libro sono bellissime.

Corsa degli editori per partecipare alla 30esima edizione
In un appuntamento culturale dove i libri saranno i naturali protagonisti, è però utile affidarsi ai numeri per identificare un dato importantissimo: a tre mesi dall’inizio del Salone, il 96% di chi aveva lo scorso anno uno stand ha già confermato la propria presenza. Sono quasi 350 gli editori presenti, un numero davvero elevatissimo che conferma il grande appeal della manifestazione. Lagioia racconta così la risposta degli editori alla trentesima edizione: «Abbiamo avuto una risposta eccezionale. Non ci saranno tutti quelli dello scorso anno, ce ne saranno di più». 17 le regioni italiane rappresentate, ma il tema principale sarà il «Superamento dei confini»: ecco perché la trentesima edizione del Salone del Libro ospiterà anche gli stati dell’East Coast statunitense, in grado di fornire meglio di chiunque altro una visione più che mai attuale di una cultura contrastante e affascinante come quella americana.

Bray presidente entro marzo
Sergio Chiamparino, Chiara Appendino e Nicola Lagioia hanno lavorato senza sosta per creare un Salone del Libro senza precedenti, nonostante le mille difficoltà. Marzo sarà il mese di Massimo Bray, presidente designato che entrerà ufficialmente in carica nelle prossime settimane. Bray identifica alla perfezione il clima attuale: «Sapevo che non sarebbe stato facile, ma mi pare che il clima sia veramente cambiato». Spazio importante anche al direttore della Treccani, editore che assumerà la guida della Fondazione. Si prospetta quindi un’edizione particolarmente elettrizzante, con padiglioni pieni, tanti editori e si spera una risposta di pubblico consona al prestigio di questa kermesse. In fondo il vero segreto del Salone del Libro è proprio questo: la passione per la cultura dei torinesi.

Salone Internazionale del Libro di Torino

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