TRACCIA SVOLTA MATURITÀ 2016: TEMA TIPOLOGIA C AMBITO STORICO “1946 SUFFRAGIO UNIVERSALE E DONNE AL VOTO PER LA PRIMA VOLTA” (ESAMI DI STATO) “Ma con quel segno in croce sulla scheda mi pareva di aver disegnato uno di quei fregi che sostituiscono la parola fine”. Con questa affermazione Alba de Céspedesp rievoca quel 2 giugno di settant’anni fa in cui i cittadini italiani furono chiamati alle urne per il Referendum che sancì la nascita della nostra Repubblica. La grande intellettuale partigiana usa giustamente il vocabolo “fine” per indicare due grandi “inizi”: l’alba della nuova forma repubblicana in Italia e la prima apparizione delle donne come corpo civile, politico e soprattutto culturale.
TRACCIA SVOLTA MATURITÀ 2016: TEMA TIPOLOGIA C AMBITO STORICO “1946 SUFFRAGIO UNIVERSALE E DONNE AL VOTO PER LA PRIMA VOLTA” (ESAMI DI STATO) Il suffragio universale fu lo stadio finale di un percorso durato circa due secoli; la prima occasione in cui si comincia a sentire parlare di “diritti delle donne” risale agli inizi della Rivoluzione Francese nel 1789 quando gli Stati Generali presentarono alla prima Assemblea Costituente una dichiarazione formale dei diritti delle donne, all’interno delle cosiddette “Lamentele”. Essa non solo venne respinta, ma di lì a pochi anni le richieste femminili si spensero sotto la ghigliottina di Robespierre e Olympe de Gouges (la prima “femminista” dell’epoca contemporanea) venne giustiziata nel 1783.
TRACCIA SVOLTA MATURITÀ 2016: TEMA TIPOLOGIA C AMBITO STORICO “1946 SUFFRAGIO UNIVERSALE E DONNE AL VOTO PER LA PRIMA VOLTA” (ESAMI DI STATO) I tempi erano ancora troppo poco maturi e si dovette aspettare la metà dell’Ottocento con la Rivoluzione industriale per poter parlare di diritti delle donne. L’industrializzazione infatti cambiò in modo radicale la struttura sociale e stravolse la vita delle persone: sorsero proprio in questi anni numerosi movimenti, associazioni e sindacati per ottenere cambiamenti, diritti e libertà. Tra i tanti, uno su tutti colpì la società del tempo: le cosiddette suffragette. Spesso strumentalizzate, organizzatesi nel 1869, le suffragette andavano molto oltre una semplice richiesta di allargamento dei diritti al gentil sesso, ma richiedevano una generale emancipazione femminile. La loro azione si trasformò in una lotta violenta, spesso anche guerriglia, duramente osteggiata dalle autorità inglesi, ma che fu decisiva per l’ottenimento del voto politico nel 1928, come traguardo di numerose vittorie politiche. Le suffragette furono un esempio per tutto il mondo e usate come simbolo per tutti i movimenti di emancipazione femminile successivi.
TRACCIA SVOLTA MATURITÀ 2016: TEMA TIPOLOGIA C AMBITO STORICO “1946 SUFFRAGIO UNIVERSALE E DONNE AL VOTO PER LA PRIMA VOLTA” (ESAMI DI STATO) In Italia il percorso per il suffragio universale fu decisamente più lungo sia per un’industrializzazione lenta e tardiva sia per uno Stato ancora troppo giovane. Per tutto il corso della seconda metà dell’Ottocento in tutta la penisola si registra un analfabetismo dominante e una partecipazione politica praticamente nulla, causata anche dal non expedit imposto da Pio IX. Ciononostante il dibattito sull’allargamento del corpo elettorale rimase un punto decisivo con la sempre maggiore distanza tra il mondo parlamentare e il paese reale e portò alla legge elettorale del 1913 per l’estensione del voto. Questa legge è comunemente ricordata come quella che istituì in Italia il suffragio universale, ma è opportuno fare alcune puntualizzazioni; la più evidente è che il suffragio definito “universale” era una prerogativa maschile: le donne continuavano a essere escluse dalla società civile, cosa che però non scandalizzava l’opinione pubblica del tempo.
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