Da Nizza a Lisbona, il lungo cammino del Trattato durato sette anni
Con la firma del Trattato di Lisbona si avvia alla chiusura il lungo processo di riforma iniziato nel 2001 per modificare l’assetto istituzionale dell’Unione europea così come era stato definito nel Trattato di Nizza approvato nel 2000. Ecco una cronologia delle tappe.
2000: tra il 7 e il 10 dicembre si tiene a Nizza il Consiglio europeo: in una lunghissima maratona negoziale il leader dell’Europa a 15 riformano le istituzioni in vista del grande allargamento del 2004. Il Trattato di Nizza, firmato ufficialmente il 26 febbraio 2001, entrerà in vigore l’1 febbraio 2003. Già a Nizza i leader europei approvano una dichiarazione in cui stabiliscono le prossime tappe per riformare le istituzioni.
2001: il 15 dicembre il Consiglio europeo a Laeken, alle porte di Bruxelles, decide di convocare una Convenzione europea incaricata di scrivere la nuova Costituzione dell’Ue.
2002: il 28 febbraio si aprono i lavori della Convenzione europea nella sede del Parlamento europeo a Bruxelles. Il presidente della Convenzione è Valery Giscard d’Estaing, coadiuvato dai vice, Giuliano Amato e Jean Luc Dehaene. I lavori si concluderanno il 18 luglio del 2003, sotto la presidenza italiana, con la consegna ufficiale della bozza costituzionale.
2004: al Consiglio europeo di Bruxelles, il 16 e il 17 giugno, i 25 Stati membri dell’Ue ratificano la bozza della Costituzione che sarà firmata ufficialmente a Roma il 29 ottobre.
2005: la bozza costituzionale viene bocciata nei referendum di Francia, il 29 maggio, e Olanda, l’1 giugno. Al Consiglio europeo di giugno 2005 si decide una «pausa di riflessione».
– 25 marzo 2007: in occasione del cinquantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma i leader dei Ventisette si impegnano nella dichiarazione di Berlino ad approvare un nuovo Trattato entro il 2009.
21-22 giugno 2007: in un lungo negoziato al Consiglio europeo a Bruxelles viene dato mandato a una Conferenza intergovernativa di elaborare un nuovo Trattato. Nel mandato si specificano tutte le principali novità introdotte dal testo.
18-19 ottobre 2007: il nuovo Trattato viene approvato al Consiglio europeo informale di Lisbona.
fonte: ILSOLE24ORE.COM
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A Lisbona Ue firmato il nuovo Trattato, presenti i 27 Paesi membri
Siglato, a Lisbona, dai capi di Stato e di Governo dei 27 Paesi dell’Unione, il nuovo Trattato europeo. “Per arrivare alla firma c’è voluto coraggio” ha affermato il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso
Lisbona, 13 dicembre 2007 – I leader dei Ventisette hanno firmato a Lisbona il nuovo trattato istituzionale dell’Ue, che rimpiazza la bozza di Costituzione bocciata nel 2005 nei referenduum in Francia e Olanda. La sigla è avvenuta, nel corso di una cerimonia formale, nel chiostro del monastero dei Jeronimos.
Il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso (nella foto), ha ricordato che per arrivare alla firma “c’è voluto coraggio” e ha avvertito che “ora tocca agli Stati membri dimostrare determinazione per concludere il processo di ratifica nei tempi previsti, entro il 2008”. Per Barroso il nuovo trattato “rafforzerà la capacità dell’Unione di agire e di dare migliori risultati ai cittadini europei, rafforzerà la democrazia e il metodo comunitario ma anche il rispetto della sussidiarietà, darà ulteriore protezione giuridica ai cittadini europei attraverso la Carta dei diritti fondamentali e assicurerà una migliore coerenza nella nostra azione esterna”.
L’unico assente alla firma era il premier britannico, Gordon Brown, trattenuto a Londra da un impegno alla Camera dei Comuni. Per l’Italia erano presenti il presidente del Consiglio, Romano Prodi, e il ministro degli Esteri, Massimo D’Alema. Il testo è di 287 pagine nella versione italiana ed è nato dalle ceneri della bozza della costituzione europea bocciata nel 2005 dai referendum in Francia e Olanda. Finalizzato nel summit del 18 ottobre nella capitale portoghese, il nuovo Trattato dovrà essere ratificato definitivamente dai singoli parlamenti nazionali, tranne in Irlanda dove si terrà un referendum, per poi entrare in vigore nel 2009, in coincidenza con le elezioni del Parlamento europeo e la nomina del nuovo esecutivo comunitario.
Tra le novità, le nuove figure del presidente del Consiglio europeo, eletto per due anni e mezzo, e dell’Alto rappresentate dell’Unione per la politica estera e di sicurezza comune, con il doppio ruolo di vicepresidente della Commissione europea. La nuova figura, che nella bozza costituzionale era il ministro degli Esteri dell’Ue, sostuisce la posizione oggi ricoperta da Javier Solana come Alto rappresentante per la politica estera, espressione solamente del Consiglio europeo, e del commissario Ue per le Relazioni esterne, oggi Benita Ferrero-Waldner. Viene anche esteso il voto a maggioranza qualificata in seno al Consiglio in molte materie, per superare il potere di veto di ogni singolo Stato membro, anche su materie giudiziarie e di polizia, anche se Gran Bretagna e Irlanda hanno ottenuto la possibilità di non applicare le decisioni europee in questi settori.
Fonte: http://qn.quotidiano.net/2007/12/13/54987-firmato_nuovo_trattato.shtml
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