di Fausta Genziana Le Piane

LAPISMA è una giovanissima casa editrice diretta da Lara Maffia, laureata in Lettere, figlia del noto poeta Dante Maffia (recentemente vincitore del premio Camaiore con la raccolta di liriche Canzoni d’amore, di passione e gelosia, edizioni Pagine).
La casa editrice è attiva dal mese di luglio, ma ha già varie collane: quella d’arte, di poesia e di narrativa. Tanti sono i progetti per il futuro, tra cui, per esempio, proporre una serie di Profili di poeti viventi o di opere tematiche.
La collana di poesia ha come prefatori tanti nomi illustri tra cui, Giuliano Manacorda, Corrado Calabrò.
Tra i volumi pubblicati nel settore “Poesia”, segnaliamo quello di un autore calabrese, Eugenio Nastasi dal titolo “Linea di confine (1989-2002)“, prefato da Dante Maffia che definisce Nastasi “forte della sua voce e della chiarezza con cui sa entrare nel senso e sa trarne auspici e verità”. La sua è una poesia “fervida e densa”. Una prova?

L’anima odora
Mani di bambini che il tempo
carezza, sortilegio di verde
negli arbusti che tentano
contrade d’aria.
Il bosco colora l’infanzia
di soffi incerti che
d’età disseta
l’anima odora.

Un’altra opera poetica, questa di Leda Palma che, con la silloge intitolata “Sole d’Aral” dà prova di originalità d’ispirazione e rara sensibilità. In questa raccolta la poesia si fa specchio, riflesso ed eco. Si fa viaggio oltre il tempo ed oltre lo spazio. E’ così che Aral, il nome del lago letto al contrario diventa il nome di una bimba, Lara, incarcerata forse nel destino del nome. Cosicché ad ogni grumo di vita corrisponde una sponda di morte: il tuo nome Lara/scolpito di segnali/l’eco porti in questa terra estrema e l’oscuro d’Aral sgorga perdute morti. Cosicché al fiorire di una giovane creatura (Lara), corrisponde il rifiorire della Poetessa. Il nostro destino è impresso nel nome che portiamo anche il nome Lara è scolpito di segnali; balalajka t’affidi/al la che inizia il nome; mistico Ra, dio egizio del sole goccia di nome/che inizi già a ritroso/l’intero mio percorso.
“All’inizio bevi l’acqua, alla fine il veleno”: un proverbio uzbeco riassume così il collasso ambientale e la tragedia umana del Lago Aral, luogo di un immane disastro ecologico: Aral dei vivi stuprati di sogni/Aral dei vivi sgranato il destino. Dal 1960 a oggi il volume del lago, un tempo il quarto bacino d’acqua dolce più ampio del mondo, è diminuito del 75% e la sua superficie del 50%. Ma Lara fa da contrappunto positivo alla tragedia e grazie alla sua voce chiara s’attenua la pazzia. La lettura dei testi diventa rarefatta grazie al limpido uso di versi densi che non disdegnano l’uso dell’endecasillabo, della cesura, dell’inversione e di delicate metafore.

Infine un romanzo di Dante Maffia, dal titolo “Mi faccio musulmano
Di estrema attualità, l’ultimo romanzo di Dante Mafia è il racconto di un’emigrazione alla rovescia, dall’Italia al Marocco, che colpisce per lo stile scorrevole e asciutto e per come sono trattati i temi dell’amore, del lavoro, della famiglia, della follia.
Italo Nasone coltiva strane collezioni –dentiere–, abita in una casa infestata dai topi, si infatua di una Spazzina e di una Insegna. Barbone per scelta (“croste e crosticine gli avevano infettato l’anima, una purulenza malata che scambiava, o aveva scambiato, per protesta contro il mondo, per pretesa di giustizia, per disgusto della mediocrità e gli era diventata indifferenza, rifugio”), vive ai margini della capitale, “facendo passeggiate da maratoneta dalla Stazione Termini, al Palazzetto dello Sport, da Via Venti Settembre alla Montagnola. Una nuova vita ed il riscatto per questo nuovo Mattia Pascal verranno dall’amore per Aicha e dall’ammirazione di un gruppo di gente di colore incantato dalle sue prove di pescatore metropolitano, munito di mezzacanna e di uno zaino. Si fa per dire, poiché il bottino è costituito da una busta di plastica della Standa su cui sono attaccati vermi grossi quanto cicale! Il libro, che si riallaccia alla tradizione francese settecentesca dei racconti filosofici alla Candide, si legge velocemente e si resta affascinati dallo stile ironico e surreale di Maffia.

Fausta Genziana Le Piane

Casa Editrice Lepisma, Piazzale Caduti della Montagnola, 50 – 00142 Roma

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