di Fausta Genziana Le Piane
“La fuga come strategia pura: negli snodi
cruciali dell’esistenza, nei momenti di
maggiore tensione, sottomettersi agli estri
altrui, semplicemente resistere, significa
soltanto scatenare offensive maggiori.
Fuggire per stupire”
Henri Laborit, Elogio della fuga
ANIMA
Vivi di sogni e di desideri
e la fuga è il tuo esser vivo.
Chiudi le mani a coppa
ti chini
come per bere acqua fresca di fonte
e invece rubi la mia anima.
La costringi
la trattieni
ed essa si abbandona
nella cavità delle tue dita raccolte.
Sul corpo violato
ritrovi l’intimità perduta.
— — —
BESLAN
Ho stirato il grembiule
ho inamidato il fiocco blu
con attenzione
alle pieghe delle tasche
per il primo giorno di scuola.
Ho lucidato il portamatite di legno
e adagiato i pastelli colorati
con attenzione all’ordine
per il primo giorno di scuola.
Ho allineato quaderni
gomma
temperino
righello
squadra
pennarelli
Tutto ho sistemato con te
nel sacco nero di plastica
per il tuo ultimo viaggio
nel primo giorno di scuola.
— — —
IL COLTELLO
Non è del tempo
che vorrei essere padrona
né dello spazio della casa:
delle cicatrici nascoste
vorrei essere signora,
con le dita
contarne gli strappi,
con il battito del cuore
sentire il coltello dei tuoi occhi.
Fausta Genziana Le Piane
http://www.faustartepoesia.org/dblog
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