Insorge l’opposizione secolarista: «La soluzione per mettere fine alla violenza non è certo escludere le cittadine dalla società». Ma il comune replica: non sarà obbligatorio starci
di Monica Ricci Sargentini
Carrozze separate per uomini e donne. È questa la novità lanciata da Recep Altepe, il sindaco di Bursa, la popolosa città a sud del Mar di Marmara, per far sentire le cittadine «a loro agio» quando prendono la metro. «Abbiamo deciso di investire in questo progetto che non è sicuramente a basso costo. Ma la nostra è una città che ha un’alta qualità della vita in Turchia e la ventesima nel mondo» ha detto il sindaco durante un incontro in Comune. Alle donne sarà riservato l’ultimo vagone di ogni treno. Per ora l’annuncio sul nuovo servizio è stato esposto solo nella stazione di Otosansit ma presto apparirà anche in altre 40 fermate.
Libera scelta
«Non è una segregazione di genere – ha precisato il primo cittadino – ma una possibilità per le cittadine. Non vogliamo dire che uomini e donne non possono stare nella stessa carrozza. Vogliamo solo dare la priorità alla comodità».
La protesta
La spiegazione non convince i secolaristi del Chp che paventano da tempo un’islamizzazione strisciante della società. «Questo è solo l’inizio – ha detto il deputato socialdemocratico Nurhayat Altaca Kayışoğlu – conosciamo questa mentalità che di certo non risolve i problemi delle donne. La soluzione per mettere fine alla violenza non è certo escludere le cittadine dalla società».
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