a Letizia Lanza
Sigillo interno, da sempre nasce con noi
ci segue ci segna
come nel gioco a riquadri quando
disegnavamo in terra una campana-vita
percorsa a balzi, intrico che si dipana
bambine-ariadne attente a non calpestare i limiti
mentre ostinati i piedi battevano
sulle sbarre del mondo
gli arresti smarriti, i ritorni a sperare
Un labirinto in sinuosa traccia danzante
che di continuo inverte il moto
in ricordo dello sperdimento scuro
della vinta biforme creatura
(grandiosità di un mito necessaria
a dissolvere ogm-chimere)
Ci salva la donna dei gomitoli
Signora del Labirinto
con le sette stanze dello stupore
nella sua cavità delle nascite
offrirle un vaso ebbro di miele
un grazie danzato legati a un filo
quel filo desiderato nel buio dei meandri
dolce s’avvolge si svolge irresistibile
è lo scialle agitato nella danza del ragno
(anche aracne annodava un labirinto-tela)
Il dedalo visibile dall’alto? Un tradimento
a cielo aperto, se verso il cielo
sul mare d’icaro si levano
le nostre incerte ali
Annamaria Ferramosca
http://annamaria.ferramosca.literary.it
inedito depositato di Annamaria Ferramosca
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