Diciassette artisti ceramisti per un originale percorso di rilettura storica

di Fausta Genziana Le Piane

muro - UN 
 MURO DI STORIA Ci sono realtà che testimoniano che si può fare scuola in termini diversi, non in modo mnemonico ma attivo e partecipativo, studiando percorsi adeguati. Una di queste esperienze è quella di Teodolinda Coltellaro che, nata a Gizzeria (Catanzaro), opera a Lamezia Terme. Ha curato cataloghi e mostre, tra cui Omaggio a Savelli, Le lieu du langage, Nel più ampio cerchio-Angolazioni e prospettive della visione nell’arte contemporanea, Mimmo Rotella, Nella natura l’origine dell’arte Savelli: l’opera grafica, Paesaggi d’oltremare ecc. Ha scritto testi per cataloghi curati da altri critici e tra le monografie e pubblicazioni si ricordano i volumi: Scrittura e immagine: il luogo della rappresentazione, Mater materia, Del libero Canto ecc. Con il suo intenso lavoro critico ha contribuito alla nascita e alla crescita del Museo Civico di Taverna, al quale continua a fornire il proprio supporto specialistico. E’ componente del Comitato Onorario dello Young Museum (Palazzo Ducale di Revere – MN) e collabora con riviste e periodici di arte contemporanea. Con Teodolina Coltellaro, nel 2005, la storia diventa arte in laboratorio e il muro diventa storia sotto gli occhi dei bambini che ogni giorno arrivano a scuola e ne escono: il muro, infatti, è quello individuato in una scuola del centro storico di Lamezia Terme, il terzo Circolo Didattico “Don Dilani” che diventa una sorta di museo “en plein air” fruibile, non solo dai bambini, ma da tutti colore che amano l’arte.
“Il titolo di questo interessante progetto – Un muro di storia, dice Gianni Speranza, Sindaco  di Lamezia Ter- me – promosso dall’Amministrazione Comunale, mi fa pensare ad una sorta di valore aggiunto, un valore culturale e storico, di cui si può caricare un semplice, deteriorato, anonimo muro della nostra città, riqualificandolo e restituendolo colmo di valenze conoscitive esemplari all’intera collettività. Esso coniuga, in maniera intelligente, storia, arte e itinerari didattici (…).
“Per dare al progetto “Un muro di storia” la giusta valenza didattico-educativa, dice Teolinda Coltellaro, le schede redatte dallo storico sono state proposte all’attenzione dei bambini della scuola elementare “Don Dilani” di Lamezia Terme, promuovendo attraverso esse itinerari didattici evolutivi che hanno condotto gli stessi bambini a forme di rappresentazione visiva incentrate sugli elementi tematici che hanno sollecitato alla prassi creativa gli artisti invitati: Antonio Baglivo (L’età preistorica), Antonio Saladino (La terra dei Feaci), Antonio Pujia Veneziano (Kolpos), Pasquale Maria Cerra (L’Abbazia benedettina di Sant’Eufemia), Francesco Antonio Caporale (L’albero più alto della vita), Gianfranco Budini (Arrivano dal mare), Annamaria Cucci (Federico II Stupor Mundi), Lillo Giuliana (La rivolta dei baroni calabresi contro il re Alfonso il Magnanimo e l’arrivo degli albanesi), Guido Mariani (Utopia), Giuseppina Riggi (Panedigrano), Salvatore Anelli (Ricordando Maida), Calogero Barba (Progetto Murat), Max Marra (Moti e contrasti), Gabriella Di Trani (Il brigantaggio), Antonio Pizzolante (Il viaggio), Juan Esperanza (Dalla terra per la terra), Ettore Moschetti (La forza pubblica sgombera le terre occupate). Ne è scaturito un processo di analisi e rielaborazione comparata, a più livelli, dello stesso dato, determinando non solo momenti di proficua acquisizione di conoscenze, ma un interessante processo di determinazione formativa legato all’esperienza. Infatti, così come gli artisti, anche i bambini hanno seguito un iter operativo che, seppure in forma germinale e secondo modalità esplicative rapportate all’età, ha dato consistenza e forza d’immagine ad un’originale percorso di conoscenza ed analisi storica: un percorso che dà modo di soffermarsi sulle peculiarità del linguaggio visivo infantile e di riflettere sull’importanza di educare all’espressione figurale fin dall’infanzia”.
E allora insegnanti e artisti di tutta Italia unitevi: date fuoco all’immaginazione perché essere interdisciplinari è possibile!

Fausta Genziana Le Piane

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