di Tennessee Williams
Traduzione di Masolino D’Amico
con Enrico Lo Verso
Regia di Lorenzo Salveti

fototram - UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO

Sul «Tram» una grande Paola Quattrini

MARINA DI PIETRASANTA — Piangeva, alla fine, sul palco, commossa ma anche stravolta Paola Quattrini, conclusa la «prima» di Un tram che si chiama desiderio di Williams a La Versiliana. Travolta dall’emozione di un personaggio — quello di Blanche Dubois — in cui, forse, avverte molto di se stessa; ma anche dalla sensazione di aver superato a pieni voti la sfida di proporsi — lei attrice briosa, «leggera», brillante per eccellenza — in un ruolo da grande attrice drammatica. E ce l’ha fatta, la Quattrini, senza lasciare perplessità, in questo spettacolo di Lorenzo Salveti dove ha come partner Enrico Lo Verso nel ruolo di Stan, che fu di Brando. Ci sono momenti, anzi, in cui pare che la Blanche fragile, sovreccitata, dolente, un po’  sgualcita  della Quattrini  (dalla personalità davvero ridotta in frantumi)

sia effettivamente la Blanche «giusta», la più centrata possibile, quasi che il personaggio di Williams fosse pensato proprio per queste coordinate di interprete su cui punta Paola.
E’ teatrale, nelle sue pose, esteriore, atteggiata come dev’essere l’eroina di questo melodrammone reinterpretata dalla Quattrini; ma questo passa in secondo piano rispetto alla carica di strazio e di sofferenza che questa nuova Blanche ci fa sentire in maniera efficace, autentica, anche angosciante, capace a tratti quasi di far star male.
E’ una Blanche più «pura», più innocente, anche se le sue colpe e il suo lato vizioso balenano in modo duro e inquietante. In effetti, quello che passa in secondo piano è proprio l’aspetto — centrale — dell’attrattiva sessuale ben visibile sotto la superficie dello scontro quasi fisico che c’è tra Blanche e Stan, marito della sorella Stella. Al punto che la violenza finale dell’uomo su Blanche sembra solo il compiersi di un processo di distruzione feroce, «scientifica», magari programmata, da parte di un mondo brutale. Ancora a metà del percorso che dal cinema porta al teatro sembra Enrico Lo Verso, Stan volutamente acerbo, poco prepotente come presenza, quasi ripiegato in sè stesso. Bene Alessandro Luci come Mitch e Carla Ferraro come Stella: la sua rottura finale con il marito rovescia, però, il finale di Williams e il senso stesso del dramma.
Nella foto: Paola Quattrini

di Francesco Tei da Il Giorno.it

GENNAIO 2007
23 – 31 ROMA Teatro Quirino

FEBBRAIO 2007
1 – 11 ROMA Teatro Quirino
13 – 18 NAPOLI Teatro Bellini

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