Cara Amina, da oggi sei libera ma forse incomberà sempre su di te lo spettro di una legge tiranna voluta da una società che, per quegli aspetti per i quali tu eri stata condannata, non riconosce la dignità delle scelte individuali; oggi la tua assoluzione è anche la mia assoluzione per quella grande colpa che sento di avere quando mi riconosco impotente di fronte ai casi come il tuo o i tanti casi dove i diritti umani vengono calpestati, torturati e colpiti a sassate; mi sento assolta perchè mi illudo di aver contribuito e placo così la mia coscienza, col mio piccolissimo contributo, forse a focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sul tuo caso.
Non pensare ad un atto di presunzione nei tuoi confroni, la mia è consapevolezza del fatto che quando ci si mobilita tutti, in qualunque parte del globo, vale sempre la pena di tentare a superare gli ostacoli creati dai muri invisibili.

Maria G. Serrentino

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