In mostra a Ferrara l’alimentazione di 2500 anni fa allestita dalla Direttrice del Museo, dott.ssa Fede Berti, con la collaborazione di Valentina Coppola, Carla Corti, Flavia Giberti, Letizia Lanza.
I testimonial della tavola ittica di 2500 anni fa sono venti bellissimi piatti da pesce. Raffigurano scorfani, cefali, orate, rane pescatrici, razze, seppie, calamari e la dicono lunga su quanto amasse il pesce la piccola comunità etrusco-greca che abitò Spina tra il V e il IV sec. a.C.
Il filo rosso che legava Atene e Spina correva sul mare ed è al mare, alla pesca e al pescato che il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara dedica la mostra “Una Spina nel piatto”, al via dal 18 febbraio.
Giocando tra la peculiarità del pesce e il nome dell’antico abitato, il titolo introduce il tema principale di questa piccola ma curiosa esposizione, il pesce appunto, a cominciare dall’anguilla, la grande assente di questa mostra. Sul vasellame esposto manca solo lei. Eppure i greci impazzivano per la sua carne, delizia assoluta dei loro pasti, e forse se la procuravano anche qui, in quelle valli di Comacchio dove nell’acqua e di pesca si viveva. Lo testimoniano gli ami, i pesi da rete, lo scandaglio rinvenuti nell’abitato; lo confermano gli strepitosi piatti da pesce trovati nelle tombe, caratterizzati da una cavità centrale in cui veniva posto il condimento o salsa che avrebbe insaporito il pesce posato sulla tesa.
Ferrara
dal 18/02/2005 all’ 11/09/2005
Via XX settembre 122
Informazioni: Carla Conti, rapporti con i media
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E-mail: stampa.archeobo@arti.beniculturali.it
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