ROMA (AGG) – 10 FEB – La Coalizione Italiana Stop all’Uso dei Bambini Soldato esprime grande preoccupazione per le notizie che giungono dalla Siria, dal Sud Sudan e della Repubblica Centrafricana sul coinvolgimento dei minori nei conflitti armati e, in occasione della Giornata Internazionale contro l’uso dei bambini soldato, lancia il nuovo sito www.bambinisoldato.it. Il 12 febbraio del 2002, è entrato in vigore il Protocollo Opzionale alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, concernente il coinvolgimento dei minori nei conflitti armati: uno strumento giuridico ad hoc che stabilisce che nessun minore di 18 anni possa essere reclutato forzatamente o utilizzato direttamente nelle ostilità, né dalle forze armate di uno Stato né da gruppi armati. A oggi sono 153 gli Stati che hanno ratificato il Protocollo e si sono impegnati a bandire l’uso dei bambini nei conflitti armati. Tuttavia il fenomeno sembra drammaticamente in aumento: nel mondo, sono ancora più di 250.000 i bambini e gli adolescenti arruolati, di cui molte sono bambine. È impossibile fare stime esatte, ma i dati più recenti, se pur approssimativi, sono allarmanti. Molte bambine infatti sono abusate come schiave sessuali da parte dei soldati adulti e, quando riescono a fuggire, subiscono i traumi e lo stigma della prigionia nelle milizie armate. I conflitti in corso, purtroppo, non smentiscono la brutale tendenza all’utilizzo dei bambini tra i ranghi militari, sia di gruppi armati ribelli, che di milizie governative. In Repubblica Centrafricana almeno 6.000 bambini sono coinvolti nei combattimenti, così come in Siria e in Sud Sudan.
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