(Adnkronos) – La regione che cresce di più nel 2004 rispetto all’anno precedente è la Calabria, dove le imprese femminili sono aumentate del +5,5%. Seguono Lombardia (+2,9%), Sicilia (+2,8%), Campania (+2,6%) e Sardegna (+2,5%). La regione in cui, sul totale delle imprese, le aziende al femminile sono percentualmente più numerose è invece il Molise, dove le imprese in rosa rappresentano il 32,1% del totale delle imprese attive. Seguono Basilicata (29,8%), Abruzzo (28,3%), Campania (27,9%), Valle d’Aosta (26,6%). Se, invece, si guarda ai valori assoluti, è la Lombardia che occupa saldamente la testa della classifica nazionale, con 158.194 imprese guidate da donne, pari al 20,1% dell’universo imprenditoriale locale. Seguono Campania (125.250), Sicilia (98.223), Piemonte (98.170) e Veneto (94.715). Consistenza delle imprese per regione e ripartizione geografica (dati al 31 dicembre 2004)
Anche le forme giuridiche delle imprese femminili diventano più ”solide”. La stragrande maggioranza delle imprese femminili restano ditte individuali (873.946 nel 2004, il 73% del totale e lo 0,7% in più nel 2004 rispetto al 2003) ma aumentano del 20,4% le società di capitali rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota 74.627. Cooperative (+2%) e società di persone (+1,8%) vedono un incremento prossimo alla media nazionale. In forte calo, invece, le altre forme societarie (-9%).
E’ vero boom invece per le imprenditirici immigrate. In un anno sono aumentate dell’11,6% passando da 28.990 alle oltre 32mila del 2004. Terra naturale di approdo la Lombardia (5.019),la Toscana (3.398), il Lazio (3.299), la Campania (2.840) e ilVeneto (2.483). A guidare la classifica sono le cinesi passate da 5.416 del 2003 al 6.709 del 2004, le nigeriano che da 1569 sono attualmente 1959 e le marocchine che da 1.276 sono passate a 1.870.
”La diffusione crescente del lavoro autonomo e d’impresa da parte delle donne – ha detto il Presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli – è un fattore di crescita sociale e culturale molto importante, che certo può contribuire a ridurre i divari di sviluppo tra regioni del Nord e del Mezzogiorno. L’obiettivo che le Camere di Commercio, attraverso i 100 Comitati per l’imprenditoria femminile, intendono porsi è continuare a diffondere una concreta cultura delle pari opportunità, che permetta agli uomini e alle donne di giocare con le stesse carte la partita della propria affermazione personale”.
CRESCONO AZIENDE IN ROSA, SUD TRAINA L’INCREMENTO E LE CINESI GUIDANO LA CLASSIFICA DELLE MANEGER IMMIGRATE
(ANSA) – ROMA, 7 mar – Crescono le aziende guidate dalle donne e il Mezzogiorno fa da traino con un forte incremento delle ”capitane d’impresa”. E quanto mettono in evidenza i dati annuali dell’Osservatorio sull’imprenditoria femminile di Unioncamere e Infocamere. Il rapporto traccia anche un quadro delle imprenditrici immigrate, stilando una classifica che vede ai primi due posti, con un netto distacco rispetto alle altre nazionalita’ le donne cinesi (6.709 aziende) e quelle svizzere (4.686 aziende). Sono quasi 1 milione e 200mila le imprese femminili iscritte al registro delle imprese della Camera di commercio e dal 2003 al 2004 e’ stato registrato un aumento del 2% con un tasso di crescita superiore a quello del totale delle imprese italiane (pari all’1,3%). Al primo posto per crescita c’e’ la Calabria mentre la regione dove le aziende rosa sono percentualmente piu’ numerose e’ il Molise. Se si guarda invece ai valori assoluti e’ la Lombardia che occupa saldamente la testa della classifica nazionale, con 158.194 imprese guidate da donne, pari al 20,1% dell’universo imprenditoriale locale. In aumento anche la scelta di dare alle proprie imprese una forma giuridica piu’ ‘solida’: la societa’ di capitali e’ preferita alla ditta individuale. I comparti preferiti dalle donne sono la sanita’, il turismo, l’agricoltura e il commercio, ma anche campi tradizionalmente ‘maschili’ cominciano ad essere ‘invasi’ dalle donne: costruzioni, trasporti e tlc, servizi alle imprese. ”La diffusione crescente del lavoro autonomo e d’impresa da parte delle donne – afferma Carlo Sangalli, presidente di Unioncamere – e’ un fattore di crescita sociale e culturale molto importante, che certo puo’ contribuire a ridurre i divari di sviluppo fra regioni del Nord e del Mezzogiorno”. Di seguito riportiamo una tabella con le imprese attive per tipologia di presenze femminili in valori assoluti:
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REGIONI IMPRESE 2004
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LOMBARDIA 158.194
CAMPANIA 125.250
SICILIA 98.223
PIEMONTE 98.170
VENETO 94.715
LAZIO 93.222
EMILIA ROMAGNA 84.033
TOSCANA 83.410
PUGLIA 81.774
CALABRIA 38.935
MARCHE 36.973
ABRUZZO 36.601
LIGURIA 36.275
SARDEGNA 34.825
FRIULI VENEZIA GIULIA 24.985
UMBRIA 20.999
TRENTINO ALTO ADIGE 20.319
BASILICATA 16.690
MOLISE 10.689
VALLE D’AOSTA 3.398.
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