Roma – Primato per la ricerca italiana: giovani scienziati e studenti della Icra-Icranet con largo anticipo hanno previsto l’esplosione di una Supernova. E’ la prima volta nella storia dell’Astrofisica e dell’Astronomia che si e’ in grado di prevedere un simile fenomeno. La Stella che ha originato la Supernova faceva parte di un sistema binario, la cui stella compagna era una stella di neutroni. Il gruppo di giovani ricercatori e studenti – sotto la direzione scientifica del prof. Remo Ruffini e appartenenti al dottorato internazionale di Astrofisica Relativistica dell’International Centre for Relativistic Astrophysics (ICRA) basato alla Sapienza di Roma – e’ stato in grado di prevedere l’esplosione con 15 giorni di anticipo. L’innesco dell’esplosione della Supernova ha generato trasferimento di massa stellare sulla stella compagna, che e’ collassata trasformandosi in un ‘Buco nero’, ed emettendo un Gamma Ray Burst (GRB). Tale fenomeno e’ stato osservato dai telescopi satellitari intorno alla terra. L’intuizione scientifica italiana e’ stata comprendere la relazione tra tale lampo di raggi gamma (GRB) e l’innesco dell’esplosione della Supernova (Induced Gravitational Collapse IGC). Sulla base della comprensione di tale fenomeno, e tenendo conto che l’evoluzione della Supernova per arrivare al suo massimo splendore, per quella classe di stella avrebbe richiesto circa 15 giorni, Ruffini e il suo gruppo hanno allertato tutti gli osservatori. La conferma della scoperta e’ giunta in Italia la notte scorsa. Il fenomeno e’ stato confermato alle 21:21:33 GMT (22:21 ora italiana) del 14 maggio dal Gran Telescopio Canarias (GTC), e ricevuta da Ana Penacchioni, studentessa del dottorato internazionale Icranet a Roma. Il fenomeno, in realta’ avvenuto 10 miliardi di anni fa nelle fasi primordiali dell’Universo, e’ stato osservabile solamente ieri notte, nella direzione della costellazione del Leone, perche’ la luce dell’esplosione ha impiegato 10 miliardi di anni per raggiungere la Terra. Tale fenomeno e’ avvenuto dunque ben 5 miliardi di anni prima della nascita del nostro sistema solare. (AGI, MAG 13 )
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