La campagna per le primarie dei democratici dell’ex first lady inizia con un riferimento alla candidatura di Jeb Bush per i repubblicani. Hillary: “Non possiamo tornare indietro”. Jeb: “Ho stoffa per fare presidente”

hc - USA 
 2016, PRIMA USCITA DELLA CANDIDATA HILLARY CLINTON: SCINTILLE 
 CON BUSH

“L’America ha bisogno di un nuovo inizio”: parola di Hillary Clinton, che in Iowa ha partecipato al suo primo incontro pubblico dopo il lancio della campagna elettorale a New York. “Basta false promesse. Non possiamo tornare indietro”, ha detto probabilmente riferendosi a Jeb Bush. E ancora: “Yesterday is over”, messaggio soprattutto per Marco Rubio che continua a dipingerla come legata al passato.

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Jeb Bush scende in campo – Più che alle primarie dei democratici, Hillary Clinton guarda già all’ipotetico concorrente in casa repubblicana. E il più agguerrito dei suoi antagonisti ha quasi sciolto la riserva. Jeb Bush, il 62enne ex governatore della Florida, dopo settimane di attesa, annuncerà ufficialmente la sua discesa in campo a Miami, parlando in una delle due più grandi università americane, il Miami Dade College. La sua speranza è di fugare definitivamente tutti i dubbi sulle sue capacità di leader, e dimostrare di avere davvero la stoffa del Commander in Chief: “La candidatura ufficiale mi permetterà di dimostrare di avere la leadership necessaria per diventare il prossimo presidente degli Stati Uniti”, ha detto alla vigilia in un’intervista tv da Tallin, in Estonia, dove ha chiuso un tour europeo per accreditarsi presso alcune delle capitali del Vecchio Continente.

La pesante eredità di Jeb – Una delle grandi sfide di Jeb sarà poi gestire la pesantissima eredità di suo padre e di suo fratello, nel bene e nel male. In un difficile equilibrio tra l’orgoglio di appartenere ad una delle famiglie più famose e potenti d’America e la necessità di emanciparsi – distanziandosi se necessario – dai suoi illustri familiari. I sondaggi finora non lo incoraggiano molto, non gli riconoscono quel ruolo di protagonista che dovrebbe assumere a destra. Ma sulla strada dell’ipotetico Bush III prima della Clinton c’è un altro ostacolo: Marco Rubio. Il giovane senatore di origini cubane, 44 anni, di cui Bush è stato il mentore, appare per ora l’unico candidato che nelle primarie repubblicane può davvero metterlo in difficoltà.

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