vs - VALERIA 
 SOLESIN, GINO STRADA RICORDA LA VOLONTARIA DI EMERGENCY
Valeria, dottoranda a Parigi, 28 anni, era stata volontaria di Emergency

PARIGI – “Ciao Valeria, grazie”. Comincia così il post su Facebook che Gino Strada ha dedicato alla memoria di Valeria Solesin, la ragazza veneziana morta nell’attentato al Bataclan di Parigi:
Ciao Valeria, grazie. Anche lei tra le vittime del terrorismo che ha sconvolto Parigi. Abbiamo avuto la fortuna di conoscerla e apprezzarla da volontaria di Emergency, prima a Venezia e poi a Trento. A lei un pensiero commosso e un abbraccio fraterno a tutti i suoi cari.
Valeria si trovava sulla scala d’ingresso quando sono iniziati i primi spari. Per un giorno e mezzo i genitori l’hanno cercata, sperando fosse nascosta da qualche parte, confidando nel fatto che nella prima lista di vittime il suo nome non ci fosse.
Valeria, che stava svolgendo un dottorato in demografia all’Idem (l’istituto di Demografia dell’Università della Sorbona Parigi 1), si trovava con il fidanzato e i due amici all’ingresso del Bataclan nel momento del primo blitz dei terroristi. Non erano ancora nella sala, spiega un’amica veneziana della famiglia, che per prima ha dato la notizia della scomparsa di Valeria sui social media. Ma lì si sono staccati; nella calca gli altri tre hanno perso contatto con Valeria. Nessuno l’ha più vista.
Sulla vicenda è impegnata anche la Procura di Roma, che sta seguendo gli sviluppi della notte di terrore di Parigi per il coinvolgimento dei nostri connazionali. Solesin studiava in Francia da quattro anni ed è definita dagli amici come “uno dei cervelli in fuga dall’Italia”. Dopo aver conseguito la laurea a Trento, si era trasferita a Parigi per il dottorato in demografia. Nell’ateneo francese si occupava di temi legati alla famiglia e ai bambini, oltre alla comparazione sociologica tra sistema francese e italiano.

Gino Strada ricorda la volontaria di Emergency

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