Roma, 27 ott. (Adnkronos) – E’ ”giusto” pagare il lavoro delle donne che lavorano in casa. Le casalinghe si alleano con la chiesa e appoggiano la proposta del Pontificio Consiglio Justitia e Pax contenuta nel nuovo Catechismo Sociale che invita a riconoscere il lavoro delle casalinghe anche attraverso un ”corrispettivo economico almeno pari a quello di altri lavori”. Dice Federica Rossi Gasparrini, presidente della Federazione Nazionale delle Casalinghe: ”da anni ci battiamo per la tutela delle donne che lavorano in casa. Sino ad ora pero’ lo Stato ha mostrato disattenzione e disinteresse, siamo state abbandonate. Ma se ora avremo l’aiuto della Chiesa, che e’ fondamentale, riusciremo a vincere”. Gasparrini ripercorre le parole scritte dal cardinale Renato Raffale Martino nel nuovo Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa. ”Dobbiamo attuare le parole del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace e rivedere l’economia del Paese.Del resto anche il Papa ultimamente e’ tornato su questi temi, sentendone tutta l’importanza”.
La presidente della Federcasalinghe pensa a quante donne potrebbe aiutare la proposta contenuta nel catechismo sociale. ”Nel nostro Paese le donne che lavorano in casa a tempo pieno sono 9 milioni e 300 mila, e non dimentichiamo che le casalinghe part time sono circa 8 milioni. Questo forte intervento della Chiesa – dice Gasparrini – speriamo si traduca in un monito per quei partiti che si professano di ispirazione cattolica”.La portavoce delle casalinghe italiane ripercorre le battaglie fatte dalla federazione. ”E’ da tempo che ci battiamo, ma la nostra battaglia e’ stata vinta solo nel primo passaggio”. E si tratta comunque di una vittoria parziale e ancora troppo effimera, sottolinea. ”Sino ad ora – dice – abbiamo ottenuto solo l’assegno di maternita’, ma non si tratta del riconoscimento che danno gli altri Paesi che riconoscono alle neo mamme un assegno mensile sino al compimento del terzo anno di eta’ delbambino. Per le nostre neo mamme ci sono solo spiccioli, poco piu’ cheuna pacchetta sulla spalla: in questo modo e’ chiaro che una madre nonha grandi possibilita’ di scelta”. Ecco perche’ le parole del cardinale Martino suonano alla Gasparrini come un ”importante segnale”.

Categorized in: