viol1415 - VERGOGNA 
 AD ALBENGA: GIUDICE STALKER LIBERA STALKER CHE POI UCCIDE LA 
 MOGLIE

Ennesimo errore giudiziario. Il caso in questione ha davvero dell’incredibile e del vergognoso. Il magistrato colpevole e responsabile ha anche un nome ed un cognome da schiaffare sul giornale: Filippo Maffeo, 65 anni di professione giudice-stalker

“Ma che razza di storia é questa?”, titolava ieri mattina “Libero”. In effetti é quello che ci chiediamo anche noi.

Andiamo subito al dunque.
Siamo ad Albenga, in Liguria, dove viveva una donna, di nome Loredana. Si chiamava perché adesso è morta, uccisa dal suo ex marito marocchino con cui aveva anche una figlia.
Loredana, dopo la separazione, inizia ad essere perseguitata dal suo, a quel punto, ex coniuge. Minacce, stalking, aggressioni. La donna si rivolge alla polizia, sporge denuncia. Il giudice ordina al marocchino di non avvicinarsi più a lei. Ma è un provvedimento troppo insignificante e troppo leggero.
L’uomo, infatti, non solo le si riavvicina, ma tenga di strangolarla. Loredana è viva per miracolo ed il suo ex marito viene finalmente arrestato.
Incubo finito? No, solamente iniziato. Appena uscito di galera, patteggiando la pena, solo 2 anni, torna subito in libertà. E qui entra in gioco il giudice Filippo Maffeo, uno che la toga non dovrebbe nemmeno più indossarla. Sua la scelta di liberare il pericoloso stalker nonostante fosse ritenuto una persona altamente pericolosa. Appena uscito dalla galera, infatti, si reca subito da Loredana per fargliela pagare e l’ammazza senza pietà, davanti alla figlia di 14 anni. Poi si toglie la vita.
Ma la notizia sconvolgente non è soltanto questa, anche se la domanda rimane sempre la stessa: perché lo hanno fatto uscire dal carcere? Perché, forse, il magistrato ha avuto pietà di lui. E perché avrebbe dovuto? Perché proprio Filippo Maffeo era un ex stalker, che in passato era stato sanzionato dal Csm e sospeso. Aveva molestato una collega e venne allontanato dalla Liguria.
Purtroppo per Loredana e per la sua famiglia, ci è poi tornato nel 2015 e il 28 aprile di quest’anno ha firmato la liberazione dell’assassinio e la condanna a morte della povera donna.
Forse è solo un caso, forse solo sfortuna, ma affidare ad giudice punito per stalking un caso di stalking é pura follia. Quanto può essere sereno e lucido un magistrato accusato dello stesso reato dell’imputato? Se lo chiede soprattutto la mamma di Loredana, una signora distrutta dal dolore. “A che serve denunciare le violenze se poi nessuno ti protegge?” si sta ancora chiedendo la donna.
E ce lo chiediamo anche noi. Maffeo dal canto suo, risponde tranquillamente: “Ho deciso di fare uscire quell’uomo, ma forse non ho approfondito a fondo la questione”

Rabbia e disgusto e intanto Loredana non c’è più… (06/06/2015, Paolo Signorelli).

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