VIOLENZA SESSUALE: ‘DIFFERENZA DONNA’, NUMERO DEI CASI STABILE
STUPRI IN STRADA PERO’ DIMINUITI

(ANSA) – ROMA, 9 ott – ”Ogni anno in ognuno dei nostri centri sono circa 500-600 le donne che denunciano di essere vittime di violenze e abusi e di queste il 5% sono state stuprate”. E’ questo il quadro delineato da Emanuela Moroli, presidente di ‘Differenza donna’, l’associazione che gestisce 4
centri tra Roma e provincia e che si occupa dell’accoglienza di donne di tutte le eta’, italiane e straniere, vittime di ogni forma di sopruso in famiglia, nel posto di lavoro e nella societa’. ”Nella maggior parte dei casi – spiega la presidente – oltre il 90%, si tratta di storie di maltrattamenti che avvengono in famiglia. La situazione e’ sempre drammatica ma per quanto riguarda le vittime di violenze sessuali il numero si abbassa e, in proporzione, i casi di violenze in strada sono minori. E’ un fenomeno stabile che non registra ne’ momenti di aumento ne’ di diminuzione”. Secondo Emanuela Moroli, ”tutte le donne, giovani o anziane, possono essere oggetto di abusi. La difficolta’ sta poi chiaramente nel riuscire anche, da parte delle vittime, a denunciare e a raccontare le proprie esperienze. E’ un fenomeno a largo raggio, trasversale, abbraccia tutte le eta’ e tutte le classi sociali. E questo discorso vale anche per l’uomo che compie atti simili. Non e’ il rom, non e’ l’immigrato, ma puo’ essere chiunque, anche chi appare assolutamente normale”. Per la presidente di ‘Differenza donna’, infatti, c’e’ una ”pessima cultura” che va combattuta e fermata. ”Andrebbe fatto – continua – un programma integrato di interventi per modificare questa cultura e lavorare nel mondo della scuola, dei servizi sociali. Tutta la societa’ civile si deve far carico di questi problemi”. I centri di ‘Differenza donna’ portano avanti due tipi di attivita’: innanzitutto, l’ospitalita’ e l’accoglienza della donna che a questi centri si rivolge, la consulenza e assistenza legale, quella psicologica e gruppi di auto-aiuto; poi, un lavoro di laboratorio sociale e di ricerca e statistiche sui
casi di maltrattamenti. Tante le vittime che sono state aiutate dai centri antiviolenza e tra queste anche la giovane slava di 22 anni che ieri sera e’ stata violentata e poi gettata in un cassonetto dal suo ex compagno, anche lui straniero. Oggi le operatrici di ‘Differenza donna’ hanno assistito la ragazza che e’ stata seguita nel percorso di denuncia e non e’ stata lasciata sola neanche in ospedale per le cure mediche. Con lei proseguira’ il percorso di assistenza.

MOLESTIE E RICATTI, A BOLOGNA 178 CASI IN 6 MESI DENUNCE
RACCOLTE DA CASA ANTIVIOLENZA; 35 RICATTI PSICOLOGICI; CONVEGNO INTERNAZIONALE

(DIRE) Bologna, 09 ott – In una citta’ che si e’ trovata all’improvviso nell’occhio del ciclone per la violenza alle donne, sono gia’ 178 i casi di molestie arrivati alla Casa delle donne di Bologna, dal gennaio al giugno 2006. Di questi, 35 sono dovuti a ricatti di natura psicologica o economica. Si tratta di una delle cause principali di denuncia da parte delle donne: sulle 360 richieste di aiuto formulate all’associazione nel 2005, ben il 60% riguardava appunto casi di violenza economica, come privazione dello stipendio, impedimento a trovare lavoro, furto della dote o non rispetto dell’assegno di mantenimento da parte dell’ex coniuge. Sono i numeri forniti oggi a Palazzo Malvezzi da Susanna Bianconi, presidente della Casa delle donne per non subire violenza, alla presentazione di un prossimo convegno internazionale a Bologna sulle molestie nei luoghi di lavoro. A rilanciare il dato, Simona Lembi, assessore alle Pari opportunita’ della Provincia. “La violenza sulle donne e’ un fenomeno vecchio come la nostra storia- afferma- in questo momento non c’e’ un’emergenza, ma si tratta di un fenomeno che coinvolge tutte le donne, al di la’ del censo o dell’estrazione sociale. Per fortuna a Bologna non partiamo dall’anno zero”. Lembi ricorda che proprio in questi giorni si sta lavorando per il rinnovo della convenzione con la Casa delle donne, che sara’ sottoscritta per la prima volta da 50 Comuni della provincia. Una seconda iniziativa e’ la “mappatura di tutte le azioni messe in campo contro la violenza alle donne nel nostro territorio”; infine, prosegue l’assessore, “stiamo organizzando con la Casa delle donne un’iniziativa rivolta agli uomini, a sostegno di una loro presa di posizione forte contro le violenze”. I termini del progetto verranno svelati il prossimo 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

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