Campobasso. La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha deciso di premiare il progetto di contrasto alla violenza sulle donne presentato dal Comune di Campobasso. Palazzo San Giorgio riceverà un finanziamento di 109mila euro sui 218mila richiesti.
Si chiama ‘PariComunicazioni’ l’iniziativa di cui l’ente è capofila nell’ambito dei fondi stanziati dal Dipartimento per le Pari Opportunità emanato per il finanziamento di “Progetti volti alla prevenzione e contrasto alla violenza alle donne anche in attuazione della Convenzione di Istanbul”.
Dalla graduatoria pubblicata sul sito www.pariopportunita.gov.it il 13 febbraio risulta che sono stati valutati 592 progetti ed ammessi a finanziamento 119, fra cui quello presentato dal Comune di Campobasso che si è classificato al 97esimo posto. Partner del progetto sono l’associazione culturale “Incas” e le associazioni di promozione sociale Liberaluna Onlus e Viva Onlus, oltre ad una rete di enti e scuole in funzione di supporto.
Obiettivo generale dell’iniziativa, riferiscono dal Municipio del capoluogo, è la crescita, negli studenti e nelle studentesse, nei docenti e nelle famiglie, della sensibilità verso i valori della tolleranza, uguaglianza, non violenza e rispetto, favorendo i cambiamenti socio-culturali per eliminare forme di pregiudizio, tradizioni, usi e costumi basati sui modelli stereotipati di ruolo delle donne e degli uomini.
Alla stipula della convenzione con il Dipartimento per le Pari Opportunità seguirà una fase organizzativa delle attività progettuali finanziate da svolgere, nell’anno scolastico 2018/19, nelle scuole di ogni ordine e grado che hanno aderito.
«Il finanziamento -spiegano dal Comune- è stato ottenuto grazie alla sinergia creata tra l’Amministrazione comunale ed il territorio interpellato mediante un “avviso pubblico”, quale strumento di massima garanzia e trasparenza, con cui si è proceduto alla selezione delle idee progettuali e, quindi, dei partner e, successivamente, grazie al lavoro di una unità di team di progetto trasversale con professionalità esistenti all’interno dell’ente che, in collaborazione con i partner selezionati, ha redatto il “form” e tutta la documentazione prevista dall’avviso ministeriale.
Il raggiungimento di tale importante risultato a livello nazionale è stato, quindi, possibile, combinando l’ascolto del territorio, che meglio conosce le problematiche di contesto, e l’impiego delle professionalità esistenti tanto nell’associazionismo locale quanto all’interno dell’ente».
Commenti