Con la conclusione del XV Congresso, per l’UDI si apre una fase di rinnovato impegno sui temi che da sempre hanno contraddistinto le attività e le battaglie di una associazione che storicamente è stata e rimane punto di riferimento delle donne in Italia.
Un intenso dibattito ha contraddistinto sia il Congresso di Bologna (21/23 ottobre) che l’Assemblea nazionale di Roma (3 e 4 dicembre 2011). Entrambi hanno visto una partecipazione attiva e appassionata delle iscritte, provenienti da tutte le regioni.
Le questioni affrontate sono state impegnative sia sul versante dell’organizzazione interna, attraverso alcune significative modifiche dello statuto e il conseguente rinnovo degli organismi, sia sul piano degli obiettivi a medio e lungo termine.
L’Italia non è mai stato un paese per donne per il maschilismo che la caratterizza a tutti i livelli, ma l’attualità della politica e delle scelte che il governo sta operando sono destinate ad incidere profondamente nel nostro Paese per gli anni a venire e l’impatto sarà particolarmente forte nella qualità della nostra vita. Le scelte non sono mai neutre. Pensiamo ai tagli sui servizi pubblici e al prolungamento della vita lavorativa delle donne, così come al preoccupante aumento della disoccupazione e della precarizzazione del lavoro, fenomeni prevalentemente femminili. Accanto a questo, l’attacco all’autodeterminazione delle donne con il depotenziamento dei consultori, alla carenza di asili nido, alle permanenti difficoltà nell’applicazione della legge 194, alla mancanza di una vera democrazia paritaria. In tal senso riteniamo particolarmente grave la scarsa rappresentanza femminile nelle assemblee elettive. Mancanze che contribuiscono ad erodere quegli spazi di libertà e di protagonismo che anni di lotte avevano conquistato.
“Sentiamo l’urgenza di interventi forti e autorevoli nello spazio pubblico per impedire che si compiano ulteriori scippi di conquiste faticosamente acquisite mentre sarebbe necessario ascoltare le donne e le loro proposte” dichiarano le due neo elette Responsabili nazionali Vittoria Tola e Grazia Dell’Oste.
“Le discriminazioni in Italia non sono mai terminate e troppe sono le leggi male applicate se non addirittura ignorate. Troppe le istanze disattese: dalla rappresentazione offensiva che del corpo delle donne offrono pubblicitari e media, alla violenza sessuata che sempre di più colpisce le donne, fino all’impossibilità per i talenti femminili di esercitare una meritata leadership nel settore privato e in quello pubblico. Alle donne in questo Paese è realmente negato persino il diritto di contribuire, come soggetti politici, al superamento di questa fase così difficile e continuare in una battaglia storica di libertà e protagonismo.”
L’UDI, continuando il suo cammino, che ha confermato anche negli ultimi anni con campagne mirate su diversi problemi, rimane punto di riferimento. Pur senza rinunciare ad iniziative proprie, come è nella sua tradizione, con spirito di collaborazione si misurerà con le sfide dell’attualità, consolidando ove già esistono o costruendo nuovi rapporti e sintonie con le donne organizzate e non, sensibili a problemi di comune interesse.
I nuovi organi dell’associazione sono, oltre alle due responsabili della sede nazionale UDI, la Segreteria, il Coordinamento nazionale composto di donne rappresentative di tante diverse città d’Italia, il Comitato delle Garanti e la Tesoreria.
Le componenti del coordinamento sono: Renza Bartolotti, Eloisa Betti, Carla Cantatore, Stefania Cantatore, Lucia Coletta, Giovanna Crivelli, Micaela Gavioli, Elisa Giovannetti, Katia Graziosi, Fabrizia Gurreri, Rosanna Marcodoppido, Marsia Modola, Vera Perri, Rosangela Pesenti, Patrizia Scandella.
Elette nella Segreteria sono: Carla Cantatore, Lucia Coletta, Elisa Giovannetti, Katia Graziosi e Vera Perri.
La contabilità e la redazione dei bilanci saranno a cura di Giuseppina Martelli che è stata eletta Tesoriera.
Stefania Guglielmi, Annalisa Marino e Lia Randi compongono il nuovo Comitato di Garanzia.
UDI – Unione Donne in Italia
Sede nazionale – dicembre 2011
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