di Antonia Chimenti

“It is a long way…”. La strada da percorrere è molto lunga ancora per poter pervenire alla giusta parità e alla convivenza pacifica fra i due sessi. Rita Levi Montalcini (1) ravvisa nella mancata educazione al controllo delle pulsioni aggressive uno dei maggiori pericoli che può correre la nostra società “civilizzata!”… Nei casi estremi occorre riconoscere i segni evidenti di una malattia mentale, come saggiamente suggerisce Wanda Montanelli nel suo rigoroso articolo sulla violenza perpetrata contro i più deboli.
Il controllo dell’aggressività deve accompagnarsi al riconoscimento della dignità dell’altro/a, del suo diritto alla completezza di persona. La cosa più difficile nei rapporti interpersonali è quella di accettare che l’altro/a evolva, desideri perseguire nuove mete, nuovi obiettivi, che esulano dal ristretto ambito di confortevole routine in cui si voleva confinarlo/a. E` in questa fase che si misura la forza del vero amore: il vero amore consiste proprio nel permettere all’altro/a di crescere, per il beneficio della coppia e per quello della società. Questi limiti di visuale si riscontrano ovunque. Non ci sono frontiere per l’egoismo, anche per quello mascherato da giustificazioni politiche, economiche, religiose, sociali.
Miglioriamo dunque le leggi, ma stiamo attenti a quello che succede all’interno delle case. Il ritorno alla barbarie è un rischio quotidiano, spesso non perseguibile, per mancanza di prove.

(1) Cfr mie note a Tempi di mutamenti

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