a mia figlia Scilla

Vorrei essere croce
fra le tue braccia
e percorrere
fino in fondo
con te
il Cammino che ci è dato.

Vorrei che tu

– croce della mia croce –

baciassi le mie stimmate

cicatrici dell’Anima immensa

che invoca il cielo.

Vorrei essere croce

fra le tue braccia

e piangere

tra gli ulivi incandescenti

il nostro essere donne.

di Fausta Genziana Le Piane
da “Incontri con Medusa”

Categorizzato in: