(AGI) – Roma, 9 mar. – “E’ ora che dalle mere intenzioni si passi agli atti veri. Il diritto alle pari opportunita’, come ha chiesto ieri il presidente Ciampi, deve ‘tradursi in azioni concrete’. Ecco perche’ chiediamo a Romano Prodi e ai vertici dei partiti precise e tangibili garanzie sulla composizione del futuro governo”. Cosi’ Wanda Montanelli, responsabile nazionale del Dipartimento Pari Opportunita’ dell’Italia dei Valori, motiva la propria intenzione di proseguire nel suo sciopero della fame, giunto ormai al 13° giorno, rispondendo all’appello rivoltole ieri da Antonio Di Pietro che le chiedeva di interrompere il digiuno.
“Dobbiamo uscire dall’angolo – aggiunge l’esponente Idv – e dobbiamo farlo ora. Sino a quando non vi sara’ una chiara inversione di tendenza non potro’, se non altro per dignita’ personale e per rispetto di tutte le persone che credono in me, non continuare in questa mia battaglia non violenta, anche se mi costringe a mettere a rischio la vita e la salute ognigiorno di piu'”. “La via dell’Inferno e’ lastricata di buone intenzioni -continua- e se in occasione della giornata dell’8 marzo abbiamo assistito alla rituale gara tra pezzi di establishment per riconoscere alla donna un ruolo fondamentale nella societa’ e per avanzare ogni proponimento di sorta volto a mutarne la condizione di svantaggio, so per esperienza politica che contrizioni e sensi di colpa svaniscono immancabilmente all’alba del 9 marzo, come sotto effetto di improvvise amnesie”.
– “Si sappia -continua la Montanelli- che noi saremo qui, a ricordare ogni giorno, a tutti quelli che contano e a tutti gli italiani, che l’Italia e’ all’89° posto nel mondo per rispetto delle pari opportunita’. Chiedendo all’Unione, con la nostra protesta pacifica, una pronuncia chiara e inequivocabile su tre aspetti:
1. la formazione del
futuro governo, che vorremmo fosse come in Spagna composto di almeno una donna su due, non sia costituito in ogni caso da meno del 30 per cento di personalita’ femminili;
2. si dia vita a un nuovo ministero delle Pari Opportunita’ forte eautorevole, in grado di farsi carico di tutte le sollecitazioni avanzate ieri dal presidente Ciampi e di recepire le spinte propulsive provenienti dalla societa’ in relazione alle istanze femminili piu’ urgenti;
3. la nuova Commissione Nazionale Pari Opportunita’ riacquisti gli originari prestigio e capacita’ propositiva. Come dice Emma Bonino, esiste ormai un vero e proprio ‘Caso Italia’ riguardo alla scarsa rappresentativita’ femminile. Quello che desidero – conclude la Montanelli – e’ solo di poter vivere in un Paese mediamente progredito dal punto di vista socio-culturale. Affinche’ l’8 marzo del prossimo anno non cisi ritrovi qui di nuovo a dire le stesse cose di quest’anno e dell’anno passato, magari fingendo soddisfazione per essere passate da x a x+1 di donne elette in Parlamento. L’Italia non merita questo. Non piu'”.

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