Roma, 21 gen – “Mentre nello Zimbabwe si sta decidendo, in queste ore, se affidare la guida del Paese alla vice presidente Joyce Mujuru, sulla scorta di quanto già avvenuto in Liberia con Ellen Johnson-Sirleaf, in Italia si discute ancora se sia un bene o no approvare in un solo ramo del Parlamento un inutile ddl sulle quote rosa nelle competizioni elettorali”. Così Wanda Montanelli, responsabile del Dipartimento Nazionale Pari Opportunità dell’Italia dei Valori commenta la proposta del ministro Prestigiacomo che ritiene importante e non solo simbolica l’approvazione, in questo scorcio di legislatura, del provvedimento almeno al Senato.
“E’ desolante – continua Montanelli – dover constatare che mentre in molti Paesi del mondo si assiste ad una vera e propria rivoluzione copernicana, che permette alle donne capaci e preparate di riuscire finalmente ad affermarsi, al di là di ogni confine, lingua o condizione socio-culturale, dalle Filippine alla Germania, dal Cile all’Irlanda, passando per la Finlandia, la Nuova Zelanda, fino alla Lettonia, al Mozambico e al Bangladesh, qui da noi si stia vivendo ancora una sorta di Medioevo politico, che relega le personalità e i talenti femminili a ruoli troppo spesso marginali quando non addirittura di secondo o terzo piano, e pone in agenda tematiche del tutto superflue e stridenti con i più progrediti contesti internazionali”.
“Fortunatamente – conclude l’esponente IDV – siamo alla vigilia di quello che si annuncia come un mutamento radicale: con l’approdo a Palazzo Chigi di Romano Prodi è ragionevole ritenere che questo stato di cose finalmente cambi e che il Paese possa registrare la sua prima attesissima inversione di tendenza”.

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