(DIRE) Roma, 17 giu – “E’ sempre bene che si apra una discussione quando si evidenziano forme di discriminazione perche’ le pari opportunita’ devono essere estese a 360 gradi”. E’ quanto afferma la responsabile nazionale del dipartimento Pari opportunita’ dell’Italia dei Valori, Wanda Montanelli, che spiega: “Personalmente e come responsabile nazionale del dipartimento Pari opportunita’ dell’Idv non ritengo di dover aderire al Gay Pride di Torino perche’ con queste manifestazioni si rivela l’intenzione di circoscrivere, dal punto di vista dell’impatto mediatico, un diritto civile che e’ di tutti. Il problema -aggiunge- e’ piu’ ampio e non investe solo gli omosessuali. Le coppie di fatto esistono gia’ come esistono convivenze di ogni genere. Persone che uniscono le loro esistenze, mettendo in
queste scelte emozioni, energie, progetti ed investendovi risorse economiche con conseguenti attese per il futuro”. Secondo Montanelli “questi rapporti vanno tutelati da una regola, vanno ratificati in maniera pragmatica e semplice. Non credo- sottolinea- che sia necessario creare tensioni tra chi sceglie queste convivenze e chi si sposa con un matrimonio religioso. Si tratta -dice ancora l’esponente dell’Idv- di situazioni distanti, non equiparabili, e nemmeno in competizione l’una con l’altra. Non mi pare neppure che esista il bisogno, ne’ il motivo per andare in piazza”. Insomma, conclude Montanelli, “la soluzione e’ nel programma dell’Unione e si realizza con la firma di un contratto tra persone che decidono di convivere, qualsiasi siano i motivi di questa scelta. Sono altre le urgenze del Paese e i motivi per cui sarebbe opportuno andare in piazza”.

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