ZIMBABWE / AMNESTY: DONNE SEMPRE PIU’ VITTIME DI ABUSI E VIOLENZE Centinaia le donne arrestate durante manifestazioni di protesta

Harare, 25 lug. (Ap) – Le donne dello Zimbabwe sono sempre più vittime di abusi e violenze nei loro sforzi quotidiani per garantire la sopravvivenza delle loro famiglie in un paese cherischia ormai il collasso economico. Stando a un rapporto diffuso da Amnesty International, le donne costituiscono “la maggioranza delle centinaia di attivisti per i diritti umani che sono stati arbitrariamente arrestati e detenuti per aver partecipato a proteste e incontri pacifici negli ultimi due anni”. La maggior parte delle donne intervistate da Amnesty International ha riferito di percosse e maltrattamenti subiti sotto custodia della polizia. In alcuni casi si può parlare anche di tortura. “Alcune sono state detenute con i loro bambini o in stato interessante – denuncia Amnesty – in condizioni deplorevoli, ben al di sotto degli standard internazionali per i diritti umani”. Le donne hanno riferito di essere state accusate di agire per conto di Stati Uniti e Regno Unito nel tentativo di rovesciare il governo del Presidente Robert Mugabe. “Le donne dello Zimbabwe hanno dato prova di grande resistenza, coraggio e determinazione a fronte di una crescente repressione da parte del governo – ha detto il segretario generale di Amnesty, Irene Khan – sono consapevoli dei rischi che corrono, ma non si lasciano intimidire e sottomettere”. Da tempo, lo Zimbabwe sta attraversando una grave crisiecononomica, con un tasso di inflazione vicino al 5.000% e negozi ormai a corto dei beni di prima necessità. Nelle scorse settimane, il governo ha imposto tagli del 50% del prezzo di una serie di prodotti essenziali, per contrastare l’inflazione, ma la misura ha portato alla mancanza di tali beni.