Si tratta di Joyce Mujuru, ex guerrigliera, sostenuta da MugabeHarare

20 gen (Apcom) – La donna più potente dello Zimbabwe, la vice presidente Joyce Mujuru, si è detta pronta ad assumere la presidenza del paese a condizione di avere la benedizione dell’Unione nazionale africana dello Zimbabwe-Fronte patriottico (Zanu-PF), il partito del presidente Robert Mugabe, al potere da oltre 25 anni. “In Africa, la tradizione culturale vuole che siano le donne a portare avanti la famiglia. Non siamo così avanti come i nostripartner maschili ed è per questo che è servito più tempo per impegnarsi in politica – ha detto la vice presidente in un’intervista alla France presse – spetta al popolo dello Zimbabwe, attraverso il mio partito, valutare se sono capace di andare oltre ciò che sono. Non voglio sembrare troppo ambiziosa, ma sarò in grado di assumere le responsabilità che vorranno assegnarmi il mio partito, il governo e il popolo dello Zimbabwe”. Mujuru, 50 anni, ha salutato l’elezione alla presidenza della Liberia di Ellen Johnson- Sirleaf, prima donna alla guida di un paese africano, con un “meglio tardi che mai”. La guida di Johnson-Sirleaf riporterà pace e stabilità a un paese devastato da 14 anni di guerra civile, grazie a una “direzione materna” e perché “le donne sono artigiane di pace”, ha dichiarato la vice presidente. “Per natura, non siamo guerrieri – ha detto – con le donne si impone un modo materno di risolvere i problemi e poi le donne hanno il cuore tenero”. Vecchia comandante della guerriglia durante la lotta di liberazione contro il regime coloniale britannico, terminata nel 1980 con la proclamazione dell’indipendenza, Mujuru è diventata la prima donna vice presidente del suo paese nel dicembre 2004. Al momento del suo insediamento, il presidente Mugabe disse rivolto al partito: “Scegliendola come vice presidente, non volete certo che si fermi a questa carica, non è vero?”. Mugabe ha annunciato che si ritirerà dalla politica nel 2008. Nonostante le sue responsabilità politiche, la vice presidente ha dichiarato di non essere cambiata e di aver continuato a dedicarsi alla sua famiglia. “Adoro confondermi tra la gente, discutere, comprendere le loro necessità – ha dichiarato Mujuru, che appare spesso in tv mentre canta e balla tra la folla – ma voglio continuare a essere considerata come una madre, come il pilastro principale della famiglia, non voglio perdere questo aspetto. Io rivendico anche il mio ruolo di nonna”. Nata il 15 aprile 1955 da una famiglia di contadini nei pressi di Mount Darwin, circa 200 chilometri da Harare, all’età di 18 anni si unisce alla guerriglia contro il regime coloniale, diventanto rapidamente il leader di un campo di addestramento oltre la frontiera, in Mozambico. La sua impresa più famosa fu di abbattere un elicottero delle forze governative della minoranza bianca nel 1974. Durante la guerra, incontra il suo futuro marito, il comandante Solomon Mujuru, diventato alto responsabile dell’esercito nazionale dopo l’indipendenza del 1980. Mujuru abbandonò presto la scuola, ma ha ripreso poi gli studi con i corsi a distanza, specializzandosi nella gestione finanziaria.

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