Cari              amici,
 è davvero una soddisfazione grande poterci dire oggi, tutti              assieme, ce labbiamo fatta.
 Siamo riusciti, con le nostre sole forze, ma con il sostegno e la              solidarietà di tanti cittadini italiani, in unimpresa davvero              titanica. 
 Per questo, dal cuore, un grande ringraziamento a tutti.
 Credo però che non ci saremmo riusciti se non vi fosse stata,              radicata in ognuno di noi, la consapevolezza che ci impegnavamo per              una grande battaglia di democrazia e di legalità.
 Per difendere la nostra ferma convinzione che tutti i cittadini italiani              devono essere uguali davanti alla legge, senza eccezioni o deroghe              per i potenti di turno.
 Non è laffermazione di uno sterile egualitarismo è,              al contrario, la difesa di un valore fondamentale di una democrazia              matura, quello per cui chi ha responsabilità di amministrazione              e di governo della cosa pubblica ha il dovere, etico e morale (di              fronte ad unaccusa grave), di dimostrare, più e prima di un              semplice cittadino, di meritare la fiducia degli elettori.
 Confido, a questo punto, che le tante firme, da noi raccolte e depositate,              possano essere innanzitutto uno stimolo ed un elemento di sostegno              alla decisione che, nei prossimi mesi, la Corte Costituzionale dovrà              pronunciare sulla costituzionalità di questa legge.
 Ma saremo pronti, se la legge non verrà cancellata dalla Corte              Costituzionale, alla consultazione referendaria, perché nulla              potrà cambiare la realtà di una norma ingiusta ed antidemocratica.
 Per fare questo, già da oggi, dobbiamo impegnarci per creare              un fronte politico sociale, il più ampio possibile, a sostegno              della nostra iniziativa referendaria, essendo evidente che lo scoglio              più grande sulla nostra strada sarà proprio il raggiungimento              del quorum.
 Già da oggi, con soddisfazione, prendiamo atto che molti partiti              e associazioni, dai Verdi ai Comunisti Italiani, da Rifondazione Comunista              ad una grande parte dei D.S. si sono schierati al nostro fianco come              pure gran parte del mondo dei movimenti e dei girotondi.
 E già da oggi possiamo comunque dire, con soddisfazione ed              orgoglio, che alcuni importanti obiettivi sono definitivamente acquisiti.
 – Questi tre mesi di raccolta firme sono stati uno straordinario momento              di presenza tra la gente. Un dato politico, questo, che sicuramente              ha inciso ed inciderà sulla nostra forza elettorale.
 -Abbiamo acquisito, anche agli occhi dellintera coalizione di centro              sinistra (ed alla faccia di che credeva o sperava che non ce lavremmo              fatta) maggiore autorevolezza e affermato la centralità nel              dibattito politico delle tematiche legate alla questione morale ed              alla legalità.
 -Abbiamo dimostrato, prima di tutto a noi stessi, di essere un partito              maturo, presente e radicato su tutto il territorio nazionale.
 Solo una struttura efficiente, con una classe dirigente qualificata              e riconosciuta, e con una militanza motivata e preparata, poteva affrontare              e superare una prova così impegnativa.
 Forti di tutte queste consapevolezze, affronteremo anche gli appuntamenti              futuri delle prossime elezioni europee e dei rapporti di coalizione              con gli altri partiti del centrosinistra.
 Due temi, questi ultimi, mai così vicini e collegati come ora,              con la proposta di una lista unica alle prossime elezioni europee              che, da più parti, viene rilanciata.
 Su questo ci dovremo confrontare, avendo ben chiare quelle che sono              le nostre linee guida:
 -I.D.V. rappresenta un valore aggiunto per la coalizione di Centro              Sinistra ed intende quindi mantenere e tutelare la propria identità,              sia politica che di programma, proprio per non disperdere questo importante              contributo di consenso e di idee che la caratterizza e che rappresenta              il vero patrimonio che I.D.V. può apportare al Centro Sinistra.
 -La lista unica non è un punto di arrivo.
 Per avere senso politico deve essere il punto di partenza di un processo              ben più ampio ed articolato.
 Parlare di lista unica oggi, quindi, è prematuro.
 Si dovrà prima chiarire con chi, per fare cosa, e per andare              dove, si pensa di realizzare questa lista unica.
 Se lobiettivo sarà quello di una federazione che, mantenendo              ed anzi valorizzando le peculiarità di tutte le storie e culture              dei partiti di centro sinistra italiano, punta a individuare forme              di maggiore aggregazione e di stabilità di coalizione, in un              contesto di progressiva cessione di sovranità dai partiti              alla coalizione. Se lobiettivo sarà questo, I.D.V. certo non              si sottrarrà al confronto ma vi parteciperà con spirito              serio e costruttivo.
 Nel frattempo, dobbiamo continuare ad intensificare la nostra attività              nel territorio, ripartendo dalle strade e dalle piazze dove, in questi              ultimi tre mesi, abbiamo dialogato con milioni di cittadini italiani,              ma avendo ben chiaro che il nostro obiettivo è e resta quello              di rafforzarci come partito, sia allinterno, con una organizzazione              locale aperta e che diventa sempre più forte e capillare, sia              allesterno, cercando di portare esponenti di I.D.V. allinterno delle              istituzioni, ad ogni livello di amministrazione.
 In questo modo saremo pronti ad affrontare le sfide del prossimo anno:              referendum, elezioni europee, elezioni amministrative.
 Ai nostri alleati, un solo monito, il futuro si costruisce sulla lealtà              e sul rispetto reciproco.
 La velenosa e menzognera affermazione di alcuni dirigenti dello SDI,              secondo cui I.D.V. sarebbe stata disposta a non depositare le firme              per il referendum, in cambio di posti nella lista unica alle prossime              europee, è un insulto gravissimo a questo partito, al suo Presidente              e a tutti i segretari degli altri partiti del Centro Sinistra che,              con noi, in questi giorni hanno dialogato.
 Non ci faremo certo condizionare da provocazioni miserabili, ma non              possiamo non riflettere (e con noi dovrebbe farlo lintero Centro              Sinistra) sullo spessore politico e morale di chi sceglie come campo              di confronto politico la menzogna, laccusa ingiuriosa, la diffamazione.
 Speravamo che in questo bagaglio di comportamenti avessimo voluto              lasciare lesclusiva a Berlusconi ed ai suoi amici.
 On. Antonio Di Pietro – Avv. Massimo Donadi

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