
di Massimo Sideri
Si chiama così: «La Scuola». In italiano. Difficile non notarla a San Francisco, a poche centinaia di metri dalla sede principale di Twitter. Nata solo pochi anni fa come piccola scuola per gli espatriati italiani che non vogliono fare perdere ai propri figli il bagaglio culturale d’origine, La Scuola, anche grazie all’applicazione del metodo di Reggio Emilia, si sta trasformando in una scelta chic per le famiglie bene della Silicon Valley . Un po’ come la scuola francese a Milano. «Attualmente solo 61 dei 223 bambini che frequentano i corsi hanno un genitore che parla italiano a casa», spiega la responsabile della scuola Valentina Imbeni, figlia di uno degli storici sindaci di Bologna, Renzo Imbeni, che le ha passato la passione per l’educazione. In realtà la direttrice della scuola era arrivata qui negli Stati Uniti, dopo gli studi a Cambridge, per fare tutt’altro: la ricercatrice a Berkeley. Ha scelto il destino, un cambio di vita inatteso e legato alla nascita dei figli. «Ho scoperto questo istituto nel 2005 dopo la nascita del mio primo figlio. Al tempo era una piccola struttura per famiglie come la mia». Nel 2007 la mini scuola entra in crisi. Troppi costi e poche domande di iscrizione. San Francisco è una città con forti legami con il nostro Paese: qui un banchiere di origine italiana, Amadeo Giannini, ha fondato quella che oggi è Bank of America e che nel 1904 era la Bank of Italy. La città ha avuto anche tre storici sindaci di origine italiana. Ma anche per gli italoamericani di terza o quarta generazione lo studio della lingua italiana è una scelta inusuale, tanto che, oltre a questa, esiste solo un’altra scuola in italiano negli Stati Uniti, a New York.
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