
Presentato alla Camera il “Manifesto di democrazia economica” del movimento Slot Mob. Feroci (Caritas Roma): “Sciacallaggio spaventoso sulla pelle dei poveri.”Il 7 maggio in programma uno slot mob nazionale. Slot mob Sicilia: “Sempre più profughi si giocano il pocket money”
MILANO                    – Stop al gioco d’azzardo affidato alle multinazionali. È quanto                    chiede il movimento Slot Mob, che ha presentato oggi alla Camera,                    il “Manifesto di democrazia economica”. “Non                    usciremo mai da questo vicolo cieco, se lo Stato continuerà                    a dichiararsi dipendente dai miliardi che entrano nelle sue                    casse dalle società dell’azzardo che colonizzano e mercificano                    le nostre città”, si legge nel manifesto. Per questo le                    associazioni del movimento Slot mob propongono una vera e propria                    rivoluzione nel settore, ossia di rimettere “in discussione                    in maniera democratica, aperta, informata e trasparente, l’affidamento                    del settore dell’azzardo alle società commerciali, in gran parte                    transnazionali, che sono strutturalmente interessate a farne                    profitto”. In altre parole, non si può fermare il fenomeno                    e salvare centinaia di persone che perdono tutto nelle slot                    machine, se il gioco d’azzardo è gestito da chi ne trae profitto.                    Da quando è nato, nel 2013, il movimento No Slot (al quale aderiscono                    oltre 50 realtà) ha organizzato circa 120 iniziative di sensibilizzazione,                    premiando in molti casi quei bar che hanno rinunciato alle slot                    machine. Il 7 maggio si terrà un grande Slot Mob nazionale:                    tra le tante iniziative che si terranno in diverse piazze italiane,                    ci sarà anche l’invio di lettere al presidente della Repubblica                    Sergio Mattarella come garante e custode della Costituzione.
 Il                    gioco d’azzardo attira anche i profughi. “Purtroppo assistiamo                    al fenomeno sempre crescente di profughi che si giocano il pocket                    money che ricevono nei centri di accoglienza”, ha denunciato                    Flavia Cirino, rappresentante di Slot Mob Sicilia, durante il                    suo intervento alla conferenza stampa alla Camera. “Sono                    persone che non hanno mai avuto fortuna nella vita e qui trovano                    il modo di tentare la fortuna. E così il nostro Paese invece                    di offrire un futuro migliore a queste persone valorizzando                    le loro capacità, offre il gioco d’azzardo”.
 Tra                    i sostenitori del movimento Slot Mob c’è anche la Caritas di                    Roma. “La nostra città sta diventando la capitale europea                    del gioco d’azzardo -ha sottolineato il direttore mons. Enrico                    Feroci- Ci sono 27mila slot machine e una sala giochi, in particolare,                    ne ha ben 900. È in corso uno sciacallaggio spaventoso sulla                    pelle dei poveri. Nei nostri centri di ascolto parrocchiali                    ogni giorno incontriamo persone ridotte al lastrico per il gioco.                    Papa Francesco ci ha esortato a non truccare la vita. Il gioco                    d’azzardo suggerisce invece una scorciatoia ai problemi della                    vita, affidandosi alla fortuna. Ma è un’illusione”. (dp)



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