nel quarantesimo anniversario della morte celebrazioni e 
 omaggi alla grande artista del cinema italiano

Sono                    passati quarant’anni dalla morte di Anna Magnani, ma la                    eccezionale attrice italiana, icona del Neorealismo, continua                    ad essere ammirata e celebrata in tutto il mondo. Per rendere                    omaggio all’attrice l’associazione “Amici                    di Anna Magnani”, presieduta dal giovane Matteo Persica,                    ha ideato una ricca programmazione culturale che si estenderà                    nel corso di tutto il 2013 tra incontri, retrospettive, mostre,                    convegni, progetti per le scuole e le università, un                    nuovo documentario, la biografia completa e la seconda edizione                    del “Premio Anna Magnani”. Un’iniziativa,                    dunque, che mira a divulgare le opere e i personaggi dell’attrice,                    ma anche il suo pensiero di artista e di donna.
 Per                    celebrare e ricordare l’attrice inoltre, la Casa del Cinema                    le dedica una serata e lo fa attraverso una mostra, “                    I’m Anna Magnani”, dello street artist Biodpi, Fabio                    Della Ratta, e la presentazione del documentario di Marco Spagnoli                    “Donne nel mito: Anna Magnani a Hollywood”, che                    utilizza come voce narrante quella di Oliva Magnani, attrice                    e nipote della diva.
Nata                    a Roma nel 1908, Anna Magnani vive un’infanzia difficile                    a causa dell’abbandono della madre, con la quale anche                    da adulta continuerà ad avere un rapporto tormentato                    e viene cresciuta dalla nonna e dalle sue cinque zie, dedicandosi                    allo studio della musica e, dal 1927, della recitazione, iscrivendosi                    alla Scuola d’arte Eleonora Duse diretta da Silvio D’Amico.                    Dopo l’esordio cinematografico nel film “La cieca                    di Sorrento”, è nel 1941 che il regista Vittorio                    De Sica che le dà la possibilità di esprimersi                    in un ruolo di primo piano, quello della cabarettista nel film                    “Teresa Venerdì”.
 La                    fama internazionale arriva nel 1945 con il film capolavoro del                    Neorealismo “Roma città aperta” di Rossellini,                    in cui Anna Magnani è protagonista di una delle sequenze                    più celebri della storia del cinema, quella in cui corre                    dietro un camion tedesco, in cui è rinchiuso il marito                    e viene uccisa dai mitra nazisti. Nel 1956 la Magnani diventa                    la prima interprete italiana nella storia degli Academy Awards                    a vincere l’Oscar come migliore attrice protagonista,                    conferitale per l’interpretazione di Serafina Delle Rose                    nel film “La rosa tatuata” di Daniel Manin.
 Nel                    corso della sua lunga, eccezionale carriera la Magnani ha lavorato                    con alcuni tra i registi più celebri del cinema italiano,                    come De Sica, Rossellini e Fellini, ha collezionato inoltre                    cinque Nastri d’Argento e due David di Donatello ed è                    una delle poche personalità italiane ad avere una stella                    nella celebre Hollywood walk of fame, la famosa strada di Los                    Angeles dove sono incastonati i nomi di oltre 2000 celebrità                    dello star system.
 “Ho                    capito che ero nata attrice”, ha dichiarato Anna Magnani                    in un’intervista, “ho deciso di diventarlo nella                    culla, tra una lacrima di troppo e una carezza di meno. Per                    tutta la vita ho urlato con tutta me stessa per questa lacrima,                    ho implorato questa carezza”. Lo stretto legame tra il                    suo vissuto personale e la sua grandezza di attrice è                    stato riconosciuto ovunque, non solo in Italia, tanto che il                    Time la definì “divina, semplicemente divina”                    e aggiunse: “In confronto a lei, le nostre attrici sembrano                    manichini di cera paragonati a un essere umano”.
 Anna                    Magnani è stata l’attrice simbolo del cinema italiano                    del dopoguerra, che mostrava una realtà cruda, ma spesso                    intessuta di poesia, e una delle più grandi interpreti                    di tutti i tempi, capace di dare vita a personaggi dotati di                    un’incredibile intensità drammatica, come la sora                    Pina di “Roma città aperta” o di una irresistibile                    comicità, come Nannarella, con la sua fragorosa risata                    piena di vita.
 Nel                    giorno del quarantesimo anniversario della morte Luca Magnani,                    il figlio, la ricorda così: “Mia madre era una                    persona molto raffinata, amava le cose belle, aveva buon gusto.                    E insieme era semplice, schietta, sobria. Quando andavamo in                    giro per Roma, c’erano il vetturino o il tassista che                    la apostrofavano: ‘Nannarè, come va?’, come                    se parlassero alla vicina di casa. E lei iniziava un dialogo                    che durava per tutto il tragitto. Questa era mia madre. Magnani                    the magnificent, come la chiamò Bette Davis”. (2013/09/27)
Alessia Argentieri
Eduardo De Filippo ricorda Anna Magnani: http://www.youtube.com


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