DALL’ITALIA UN’ECO D’AMORE IN MUSICA PER EMILY BRONTË
di Maddalena De Leo
Un album musicale molto interessante e degno di nota è il recente ‘Echoes of Love’ (2024) scritto, musicato ed eseguito dalla cantautrice italiana Maria Olivero, esperta e da anni esponente di quel folk-rock anglosassone che ancora oggi rimane misconosciuto in Italia. Forte delle proprie esperienze musicali in terra scandinava, la Olivero propone dieci ballate in lingua inglese ispirate ad alcune grandi autrici della letteratura inglese e ad artiste il cui filo conduttore è il vento del Nord che, spesso foriero di sventure, imperversa d’inverno in diverse zone dell’Europa del Nord.
In particolare è la traccia numero sette dell’album ad attirare l’attenzione dei filobrontëani in quanto intitolata ‘Letter to Emily’ e dedicata a Emily Brontë. Con l’accompagnamento prevalente del pianoforte, la cantautrice Maria Olivero instaura un dialogo con la scrittrice inglese confessandole timidamente le incertezze e le paure che l’assalgono nel buio notturno della landa simbolica in cui si trova a vagare stretta nella morsa del gelido vento del Nord. E’ quindi la sua una ricerca d’aiuto per andare avanti nella vita cercando di superarne gli ostacoli. La risposta non tarda a venire, perchè riconosciamo nel controcanto una Emily Brontë incoraggiante, saggia e ricca di esperienza. Si, lei lo conosce bene quel freddo vento del Nord che d’inverno avvolge la sua casa-canonica: l’ha anche raffigurato in un suo acquerello e nominato due volte nel suo tempestoso romanzo, anche se poi è stata sua sorella Anne a dedicare ad esso un’intera poesia. Alla cantautrice che tanto umilmente la prega di confortarla, Emily attraverso il paternalistico ‘tell me baby’ offre volentieri il suo sostegno (‘hold on to me’) e le proprie certezze (yet I believe).
La caratteristica principale di questa ‘Letter to Emily’, già evidente nel testo scritto ma maggiormente accentuata nel brano cantato, è la ripetizione quasi ossessiva del verso – love you and I -. Esso sottolinea il sentimento di ammirazione provato dalla cantautrice per la Brontë sottintendendone con immediatezza anche la presunta reciprocità. Succede quindi che l’appassionato brontëano che ascolta questo suggestivo brano si immedesimi nel reiterato ‘love you and I’ sino a farlo proprio. Quattro semplici parole che si trasformano così in una dichiarazione universale d’amore nei confronti dell’autrice di Cime tempestose.
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