Ti porterò l’acqua di fontane
Dea-madre dai mille volti infiniti
e l’acqua monderà le ferite
e dalla pelle spunteranno gigli

Salirai su scale trasparenti
con passo di piuma leggera
oltrepasserai il guado
pura orma invisibile
con il tuo cristallo d’amore
palpito della tua essenza
che lascerai tra mani
d’anime uniche ad attenderti

Da te madre- terra io nacqui
germoglio, e sempre rinascerò
rigenerata dall’amore
di ogni tua cellula
Mi rannicchierò in quell’utero
che nascondeva a stento
la stanchezza del vivere
e lì troverò il mio centro

Nulla più temerò…
perché in te
ogni posto era meta
ogni casa un nido
ogni punto un principio
Il tuo faro costante
illuminerà rotte sicure

Tu matrice,
origine del primo palpito
batterai nel grembo del mio cuore
come un tam tam senza sosta
Ed io in questa vita
rabdomante di Luce
non smetterò mai di cercare
in te, la Sorgente Suprema.

Maria Vittoria Catapano
22/10/2008

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