Sale improvviso
il singhiozzo della mente
sale in delirio
fino all’oscura bruciante
follia
s’accomoda incolpevole
in un assolo
che perde la rotta.
Qui cade il sasso
qui s’allargano i cerchi
in un diluvio di partenze
e forse da lontano
urtano l’angelo
lungo il frusciare delle piume
sul confine degli addii.
Qui non c’è dolcezza
che giunga all’anima
o che porti prima del tempo
un pò di rugiada al cuore.
Con molte lame vaga la notte
a cadenza di schianti, bisbigli
senza il pizzico
di una sensata stella.
Qui consumata d’innocenza
una prigione di fantasmi
arranca alla gogna nell’aria
e contro il buio soltanto suo
come può cospira
per un cielo in più
ogni volta…naufragando.

Iole Chessa Olivares

Categorizzato in: