
di Ettore Cera
Glifosato e soia Roundup ready (Ogm), entrambi prodotti dalla multinazionale Monsanto, sono le sgradite presenze rintracciate in alcuni mieli, anche biologici, analizzati dal mensile tedesco Öko-Test. La rivista dei consumatori ha portato in laboratorio 20 prodotti, 9 biologici e 11 tradizionali, analizzando la corrispondenza tra provenienza geografica dichiarata e quella effettiva, la presenza dei residui di pesticidi e di Ogm a seguito del fatto che le api possano aver succhiato il nettare di piante geneticamente modificato come la soia.
Pesticidi                    e organismi geneticamente modificati
 Solo 8 mieli sono stati promossi a pieni voti ( 5 biologici                    e 3 tradizionali) mentre tra le bocciature spiccano la presenza                    di “contaminanti” made in Monsanto: il glifosato, l’erbicida                    più usato al mondo sospettato di essere cancerogeno per la Iarc-Oms,                    commercializzato con il nome Roundup dalla Monsanto, e la soia                    Roundup ready, ovvero resistente all’erbicida prodotto dalla                    stessa multinazionale del bio-tech.
Bocciato                    un millefiori Langnese
 A decretare la bocciatura dei tre prodotti biologici è stata                    la presenza di pesticidi in due campioni e quella di soia Ogm                    in un altro. Mentre tra i mieli tradizionali non mancano quelli                    che combinano la presenza simultanea di pesticida e Ogm prodotti                    dalla Monsanto come nel caso del Gut & Günstig Sommer Blüten                    e del Goldland Blüten Honig Sommerblüten (miele di fiori estivi).                    Bocciato anche un miele Langnese, marca presente anche in Italia,                    nella “versione” millefiori Flotte Biene Wild.
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