Regalami un ombrello per volare
sollevami dalla polvere
di marciapiedi dove ti cercai
tra uomini mascherati d’inverni
fra fiori di roccia
dove nascondevo i miei “ti amo”

Cattura il vento per me
e tienimi sospesa nell’etere
leggera come colibrì
che sugge il nettare
librandosi in volo
perché possa planare
nello stormo dei pensieri

Fammi prodigio di nota
perché abiti corde di violino
e diventi suono vibrante
diapason d’ogni melodia
volteggiando a spirale
ascolterai la magia del verbo
rubata nei forzieri di silenzi
scritta su lamine d’oro

Fusi nell’oltre
saremo nomadi di gioia
troveremo il centro della terra
ognuno nel segreto del cuore
nel lontano santuario del Sé.

Maria Vittoria Catapano
14/2/2009

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