MONTANELLI (IDV): VERSO LE DONNE IL PAESE E’ ARRETRATO

(ANSA) – ROMA, 27 gen – Wanda Montanelli, responsabile per le pari opportunita’ dell’Italia dei valori, sostiene che il rapporto dell’Eurispes ”evidenzia per l’ennesima volta lo stato di arretratezza culturale che contraddistingue il nostro paese in raffronto alle democrazie del mondo piu’ evolute per quel che riguarda il trattamento riservato alle donne”. ”Il fatto che il 57 per cento delle donne italiane e quasi il 51 degli uomini ritengano che in Italia vi sia una effettiva discriminazione tra sessi la dice lunga su cio’ che avviene in quella che una volta era definita la ‘culla di civilta’ d’Europa’ e che oggi, secondo il ‘Gender Gap Index’ elaborato dal World Economic Forum (Wef), e’ uno dei campioni mondiali della disparita’, relegato com’e’ al 45 posto del pianeta e ben lontano da paesi come Canada (7), Inghilterra (8) o Germania (9), e dietro Lettonia, Zimbabwe, Bangladesh o Malesia”. ”Questo stato di cose non puo’ essere tollerato oltre”, avverte Wanda Montanelli, per la quale, visto che ”due italiani su tre sono favorevoli all’introduzione di apposite norme di garanzia, e’ ora che ci si adoperi per offrire una risposta concreta al problema”.

PRESTIGIACOMO: CONFERMA CHE ITALIANI APPROVANO QUOTE ROSA

(ASCA) – Roma, 27 gen – ”I dati resi noti dall’Eurispes, con due italiani su tre favorevoli alle quote rosa, confermano, ancora una volta, come nel paese esista ormai la consapevolezza che le quote appresentano uno strumento opportuno e necessario per avviare un processo di riequilibrio della rappresentanza nelle assemblee elettive”. Lo sostiene il Ministro per le Pari Opportunita’, Stefania Prestigiacomo. ”Ormai da mesi – aggiunge – tutti i sondaggi, indicano univocamente che gli italiani e le italiane sono favorevoli alle quote con percentuali che vanno dal 60 all’80%. Credo- continua Prestigiacomo- che questo dato possa e debba ulteriormente confermare nelle forze politiche, alla vigilia dell’importante voto del Senato sul Ddl governativo sulle pari opportunita’, l’esigenza di dare un segnale politico al paese confermando in Parlamento, ma soprattutto nella composizione delle liste, la concreta volonta’ di valorizzare la risorsa femminile in politica”.

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