di Fausta Genziana Le Piane

E’ una bella mattinata di gennaio, soleggiata e tranquilla. Mentre mi avvio verso l’uscita della metro che mi conduce a Piazza di Spagna, le note della fisarmonica di un musicista di strada accompagnano nel mio cuore i versi di John Keats:

‘Tis the “withing time of night”-
Orbed is the moon and bright,
And the stars they glisten, glisten,
Seeming with bright eyes to listen.
For what listen they?
For a song and for a charm – (1)

La luna, la notte, le stelle, la luce, il canto, l’incanto: ecco i temi cari al poeta romantico John Keats di cui grazie al bellissimo film scritto e diretto da Jane Campion, Bright star (2009), abbiamo rivissuto l’amore per Fanny Brawne e gli ultimi tre anni di vita. Penso che c’è stato chi ha pagato il soggiorno di Keats a Roma e l’ha accompagnato: veri amici, amici che credevano nel genio del poeta inglese. Generosità, mancanza di invidia, affetto: a che punto è l’arte oggi? E i rapporti tra gli artisti? Non riescono ad aggregarsi presi come sono dalle loro individualità.
Mi avvio verso la casa di la Keats-Shelley House a Roma dove John arrivò nel 1820, con la speranza di migliorare la sua salute ma in realtà morirà nel 1821.

kea - L’ORA 
 STREGATA DI JOHN KEATS

Mi arrampico per le ripide scale: come avrà fatto il poeta malato a salirle? Arrivo dapprima in un salone ricco di libri e in seguito nelle stanze prima di Severn poi di Keats. E’ un ambiente piccolo dove c’è un camino (Severn vi riscaldava il cibo per l’amico) e il letto di quercia dove morì il grande Poeta. Mi avvicino e lo guardo con attenzione ripetendomi: “Qui è morto John Keats”. Abbiamo bisogno di umanizzare i geni, renderli comprensibili, abbassandoli alla nostra portata. Odo gli stessi rumori che poteva udire Keats dal suo letto: l’acqua che scorre nella Barcaccia e lo scalpitio degli zoccoli dei cavalli sui sampietrini
John era nato nel 1795 a Londra, nel 1803 si iscrisse alla John Clark School a Enfield. Dopo la morte del padre, la madre si risposò. La madre morirà di tubercolosi, la stessa malattia di John che lasciò la scuola e lavorò come apprendista medico e farmacista ad Edmonton. Entrò in seguito come studente in medicina e nel 1816 comparve la sua prima lirica: abbandonerà la medicina per la poesia. Nel 1818 il fratello morì di tubercolosi e Keats si trasferì con Brown a Wentworth Place dove incontrò l’amore della sua vita: Fanny Brawne. Si fidanzò ufficialmente con lei scrivendo con successo. Nel 1820 Keats ebbe una grave emoraggia e la sua salute iniziò a peggiorare: si imbarcò per l’Italia accompagnato dall’amico Joseph Severn, arrivarono a Napoli e poi a Roma ma nel 1821 Keats morì e fu sepolto al Cimitero Acattolico di Roma.

John Keats a Fanny Brawne

Mia cara Fanny,
credo che faresti meglio a non fermarti a lungo da me quando il signor Brown è in casa. Tutte le volte che esce puoi venire col tuo lavoro. Farai una piacevole passeggiata quest’oggi. Ti vedrò passare, ti seguirò con lo sguardo nella brughiera. Vorresti venire verso sera anziché prima di pranzo? Perché, quando te ne vai, è tutto finito – se invece non vieni fino a sera, ho qualcosa da aspettare per tutta la giornata. Dopo aver letto questa lettera vieni per un momento alla finestra. Ringrazia da parte mia tua Madre per le marmellate. I lamponi diventeranno troppo dolci, senza nessun acido; perciò, dato che sei una fanciulla così buona, te ne farò dono. Arrivederci mio dolce amore!

J. Keats

(1) Della notte è questa l’ora stregata/Quando la luna è tonda e lucente,/E brillano, brillano le stelle,/Quasi ascoltando con occhi di fuoco./Ascoltano?/Sì, ascoltano un canto e un incanto
Jonh Keats, Poesie, Mondolibri, 2008, p. 227

Fausta Genziana Le Piane

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