parola - DONNE 
 DI PAROLA

(Traven Books, Laives, Giugno 2005)
a cura di Alina Rizzi
Verrà presentata a RADIO RAI UNO domenica 10 luglio 2005 alle 13,30 da Ennio Cavalli

INTRODUZIONE

“Una donna che scrive sente troppo,
che prodigi e portenti!”
Anne Sexton, da “Magia Nera”

Da dove viene la poesia? Ed è veramente possibile condividerla? Sono domande a cui ogni scrittore potrebbe dare risposte diverse ed egualmente valide. Per tutti, però, la poesia è il frutto di un’esigenza intima e profonda, irrinunciabile come il respiro. Perché scrivere è guardare, guardare con occhi svelati e attenti, guardare attorno ma anche all’interno, con coraggio e a volte severità. Scrivere è attraversare lo specchio del tempo, ripercorrere i giorni – il passato, il presente, il futuro immaginato – con appassionata dedizione.
Nella poesia non ci si risparmia, la poesia non è consolatoria. Eppure, qualche volta, ha l’effetto di una liberazione: epura i pensieri, i dubbi, le incoerenze, dandogli un ritmo e un suono accattivante e significativo. La poesia, nel suo moto inarrestabile di onda che viene e si ritrae, che svela e nasconde, che dona e odombra, offre la possibilità preziosa di attraversare le emozioni, qualunque emozione, senza venirne travolti, e di volgere in musica quell’intenso naufragare. Così che la realtà, quand’anche scomoda e difficile, trova cittadinanza e obliqua, come ci insegna Emily Dickinson, traspare dal foglio bianco, in quel caldo fluire che intreccia la parole all’esperienza, il ritmico battito dei versi al solitario pulsare delle lunghe notti bianche. Ecco, forse la poesia è questo la maggior parte delle volte: un dialogo intimo, come quello tra due amiche che si confidano la quotidiana fatica del proprio sentire.
Per questa ragione, da molto tempo, coltivavo il progetto ambizioso di riunire in un’antologia come in un salotto, alcune delle poetesse più significative del panorama italiano. Dove significativo ovviamente non vuole essere un giudizio di merito (deputato ad altri e in altre sedi), ma il risultato di una scelta programmatica di scrittura, portata avanti negli anni da ciascuna autrice, non soltanto attraverso la propria produzione personale, ma anche tramite l’organizzazione di dibattiti, seminari, occasioni d’incontro varie legate alla scrittura delle donne e non solo. Dunque una scelta a tutto tondo, fondamentale direi, dalla cui posizione fosse possibile offrire una testimonianza forte e concreta, sviluppando un tema che potrebbe essere sintetizzato in due famosi versi della poetessa americana Anne Sexton: “Una donna che scrive sente troppo,/ che prodigi e portenti!” Ecco la scrittura femminile in una definizione minima e assoluta, la creatività femminile che si sostanzia generando parole e magia.
Ma questa è stata soltanto la proposta iniziale. La mia idea, accolta con entusiasmo dai tipi della TRAVEN BOOKS e poi dalle autrici che partecipano a questo volume, è subito germogliata in versi che offrono molteplici spunti di riflessione, occupando spazi forse non ancora sufficientemente esplorati, che riguardano non soltanto la scrittura ma anche la scelta che la precede. In pratica riflettendo l’esperienza personale – quotidiana, famigliare, storica – di artiste a volte molto lontane tra loro per età, stile, formazione e intenti, ma comunque accomunate da un progetto che, in tutte, appare essenziale.
In questo libro si trovano dunque molte poesie così dette di “poetica” e altre che “raccontano” la scrittura in altri termini o sotto aspetti più pratici e terragni. Non tutte le poetesse interpellate, infatti, condividevano la necessità di narrare la propria opera e la sua genesi, né il desiderio e l’interesse per un antico – e secondo alcune inesistente- distinguo tra scrittura femminile e maschile. Se ad alcune è apparso un tema superato, però, ad altre è risultato entusiasmante e di sicura attualità. Come regolarsi di conseguenza? In modo molto semplice e chiaro: accettando che ognuna proponesse la propria personalissima testimonianza, la propria diversità, la propria visione del tema. Per tale ragione alcune delle poesie qui presentate possono apparire meno sintoniche di altre: in realtà i versi di Anne Sexton posti in esergo sono stati interpretati in modo diverso e vario, ma sempre molto convinto.
Infine, appare superfluo ma doveroso ricordare che, come ogni antologia, anche questa peccherà di esclusioni e dimenticanze più o meno evidenti, che purtroppo però costituiscono l’inevitabile limite di questo genere di volumi. Ci si augura che offrendo un discreto ventaglio di autrici contemporanee, il lettore sia stimolato ad approfondire poi per proprio conto la ricerca, consultando i cataloghi e i siti delle case editrici specializzate o le riviste del settore. “Donne di parola” non può essere quindi considerato un elenco esaustivo – è oggettivamente impossibile – ma sicuramente un punto di partenza consolidato dal quale diramare l’attenzione verso nuove e appassionanti letture.

LE AUTRICI

Annelisa Alleva ha pubblicato le raccolte di versi: Mesi (Civitanova, 1996), Chi varca questa porta (Roma, 1998), Lettera in forma di sonetto (Roma, 1998), Astri e sassi (Matera, 1999), Aria di cerimonia (Civitanova, 2000), L’oro ereditato (Roma, 2002) e Istinto e spettri (Milano, 2003). Ha tradotto i Romanzi e racconti di Puskin (Milano, 1990), tradotto e curato Anna Karenina di Tolstoj (Milano, 1997), molta poesia russa contemporanea e l’antologia di prosatori russi contemporanei Metamorfosi (Salerno, 2004). E’ autrice anche di saggi e di racconti. Tiene un corso di master in Traduzione Letteraria dal russo presso l’Università “La Sapienza” di Roma.

Antonella Anedda (Anedda-Angioy) è nata a Roma. Vive tra Roma e la Sardegna. Ha collaborato a varie riviste e giornali come Il Manifesto, Linea d’ombra, Nuovi Argomenti. Ha pubblicato il libro di versi Residenze invernali (Crocetti, 1992, premio Sinisgalli opera prima, Premio Diego Valeri, Tratti poetry prize); il libro di saggi Cosa sono gli anni (Fazi, 1997); il libro di traduzioni e poesie Nomi distanti (Empiria, 1998, con una nota di Franco Loi). Nel 1999 è uscito il volume di poesie Notti di pace occidentale (Donzelli, Premio Montale 2000) e in seguito il libro di saggi La luce delle cose (Feltrinelli). E’ presente in antologie italiane e straniere. Di recente pubblicazione Il catalogo della gioia (Donzelli, 2003).

Mariella Bettarini, nata a Firenze nel 1942, qui vive e lavora. Dagli anni Sessanta ha collaborato a numerosissimi giornali e riviste con scritti di critica letteraria e sui rapporti tra letteratura e società. Di recente ha curato per il mensile Poesia una rassegna di circa cento scrittrici di versi, dal titolo “Donne e poesia”. Ha insegnato per venticinque anni nelle scuole elementari. Nel 1973 ha fondato la rivista Salvo imprevisti, che ha poi preso il titolo L’area di Broca. Dal 1984, con Gabriella Maleti,
cura le Edizioni Gazebo. Dal 1966 ha pubblicato per vari editori ventisei libri e plaquettes di poesia, sette libri e plaquettes di narrativa, oltre a due volumi di saggi. E’ presente con testi creativi e critici in moltissimi volumi saggistici e antologie poetiche e suoi testi sono stati tradotti in varie lingue. Negli anni Settanta ha tradotto scritti di Simone Weil. Assieme ai genitori di Alice Sturiale ha curato Il libro di Alice (Polistampa, 1996; indi Rizzoli 1997; varie ristampe BUR), tradotto in molte lingue.

Elisa Biagini e’ nata a Firenze dove risiede dopo aver vissuto e insegnato negli Stati Uniti per alcuni anni. Sue poesie sono state pubblicate su varie e importanti riviste e antologie italiane e americane (la più recente: Nuovissima Poesia Italiana, Mondatori 2004. Ha pubblicato quattro raccolte poetiche la più recente delle quasi si intitola L’ospite (Einaudi, 2004). E’ inoltre traduttrice di poesia americana, in uscita: Nuovi Poeti Americani, Einaudi).

Donatella Bisutti vive a Milano. In poesia ha pubblicato Inganno Ottico (Guanda 1985 Premio Int. Eugenio Montale per l’inedito), Penetrali (Boetti & C 1989), Violenza (Dialogolibri, 1999), La notte nel suo chiuso sangue (Editions Unes 2000), La vibrazione delle cose (SIAL, Madrid, 2002), Piccolo bestiario fantastico (viennepierre edizioni 2002), Colui che viene (Interlinea 2005). E’ l’Autrice di La poesia salva la vita (Oscar Mondadori), L’Albero delle parole (Feltrinelli ), Voglio avere gli occhi azzurri (romanzo Bompiani). Ha tradotto Edmond Jabès e Bernard Noel per Mondadori e Guanda. Dirige la collana “A mano libera” per Archivi del `900. Cura la rubrica di poesia italiana all’estero su “Poesia”.

Antonietta Dell’Arte, siciliana, vive e lavora a Milano. Fra i numerosi libri pubblicati: LEI, ed. Marsilio e FILTRO ed. Guanda. Ha pubblicato racconti e poesie su vari quotidiani. Ha scritto il saggio “Autodecodificazione semiotica” che è stato adottato nelle scuole per lo studio della poesia. Ha ricevuto vari riconoscimenti, tra cui la “benemerenza civica” (Ambrogino d’oro) del Comune di Mutilano, per meriti culturali. Suoi testi poetici sono stati tradotti in Francia e in Romania (ed. Contact International). Per dieci anni ha organizzato a Milano, al centro culturale LUSCA, mostre, rassegne di poesia e musica, corsi per lo studio della poesia. Nel 1986 ha organizzato con il pittore Razetti dieci murali di poesia e pittura, a Diamante. Nel 2002 ha pubblicato la fiaba Le lumache di Boscorosso (Ed. Castalda, Torino).

Alba Donati è nata a Lucca. Tiene una rubrica dedicata alla poesia sulle pagine culturali de Il Giorno, La Nazione e Il Resto del Carlino. Ha pubblicato la raccolta La Repubblica Contadina (City Lights Italia) vincendo il Premio Mondello Opera Prima nel 1998 e il Premio Sibilla Aleramo nel 1999. Ha curato Costellazioni italiane 1945-1999. Libri e autori del secondo Novecento (Le lettere, 1999); Poeti e scrittori contro la pena di morte (Le lettere, 2001) e l’edizione completa delle poesie di Maurizio Cucchi (Mondadori, 2001). Ha condotto con Sandro Paternostro la trasmissione “Diritto di Replica” su Rai3 ed è stata tra gli autori conduttori di “Italia a venire” su Rai Radio Tre. L’ultima raccolta in versi si intitola Non in mio nome (Marietti, 2004).

Gabriela Fantato (Milano, 1960) insegna Lettere in un Istituto Superiore di Milano. Suoi testi compaiono sulle riviste: Atelie; clanDestino; Confini; La Clessidra; Galleria; Gradiva american poetry; Hebenon; Poesia; Schema, Specchio della Stampa. Raccolte poetiche: Fugando (1996); Enigma (2000); Moltitudine (2001); Northern Geography, con traduzione di E. Di Pasquale (2002), Il tempo dovuto (2005). Tra i saggi critici: Una geografia spirituale, la poesia di Cesare Pavese (Crocetti, 2002) e Una parola perturbante, note su Alda Merini (Arca, 2004). Per il teatro ha scritto i libretti d’opera Messer Lievesogno e la Porta Chiusa (Teatro Comunale di Bologna, 1997); Salomè Saltatrix (Villa Reale, Monza, 1999); Enigma (Piccolo teatro, Milano 1999); Ghost Cafè (Teatro Donizetti, Bergamo 2000). Dirige la rivista di poesia, arte e filosofia La Mosca di Milano.

Anna Maria Farabbi ha pubblicato i libri di poesia: Fioritura notturna del tuorlo,Tracce,1996, Il Segno della Femmina, Lietocolle, 2000 con cd, Adlujè, Rovigo, Il ponte del sale, 2003 (ilpontedelsale@libero.it). Per la prosa: Nudità della solitudine regale, Zane Editrice, 2000, La tela di Penelope, Lietocolle, 2003 (michelangelo.camilliti@tnet.it). Saggistica con traduzioni: Le alfabetiche cromie di Kate Chopin, Lietocolle, 2003 (monografia su Kate Chopin), Un paio di calze di seta, Sellerio, 2003 (raccolta di racconti di Kate Chopin).

Biancamaria Frabotta è nata nel 1946 a Roma, dove oggi vive insegnando Letteratura italiana all’Università La Sapienza. Ha pubblicato opere narrative, teatrali, saggistiche e le seguenti raccolte di poesia: Il rumore bianco (1982), Appunti di volo e altre poesie (1985), Controcanto al chiuso (1991), La viandanza (1995), High tide (1998), Terra continua (1999). Nel 2001 ha curato il volume di saggi Arcipelago della malinconia e l’antologia Poeti della Malinconia.

Giovanna Frene, alias Sandra Bortolazzo, è nata ad Asolo (TV) il 16 dicembre 1968. Diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia e laureata in Lettere all’Università di Padova, svolge nella stessa Università un Dottorato di Ricerca in Romanistica sotto la guida di P.V. Mengaldo. Collabora con case editrici e con diverse riviste letterarie italiane e straniere. I suoi libri hanno ottenuto numerosi riconoscimenti e premi. Ha pubblicato: Immagine di voce [1988-1994], Facchin, 1999; Spostamento ­ Poemetto per la memoria [1997-1998], LietoColle, 2000; Datità [1992-1997], postfazione di A. Zanzotto, Manni, 2001 (ma stampato retrodatato nel febbraio 2002); Stato apparente, LietoColle 2004; come Federica Marte, il prosimetro Orfeo è morto ­ Lettere intorno un’amica uguale (1997-2001), LietoColle, 2002.

Lucetta Frisa, poeta, traduttrice, studiosa di letteratura giovanile e lettrice a voce alta, è nata a Genova dove risiede. Tra i suoi libri di poesia più recenti: La follia dei morti (Campanotto, 1993) Notte alta (Book, 1997) Gioia piccola (all’antico mercato saraceno, 1999) L’altra (Manni, 2001) Disarmare la tristezza (Dialogolibri, 2003) e Siamo appena figure (GED, 2003). Ha curato una scelta di versi di Emily Dickinson, Lasciatemi l’estasi (Ripostes,1992) e una raccolta di inediti di Henri Michaux Sulla via dei segni (Graphos, 1998). Suoi testi appaiono in varie riviste. È presente in numerose antologie, tra le più recenti Il pensiero dominante (Garzanti, 2001) e Poesia della traduzione (Comune di Modena, 2003). Con i suoi racconti per ragazzi collabora al quotidiano Avvenire, con i suoi saggi a LG.Argomenti. Insieme a Marco Ercolani ha scritto, in prosa, Nodi del cuore (Greco & Greco, 2000). E’ redattrice di Arca, Ciminiera e collabora a La mosca di Milano.

Carmen Gregotti è nata in Piemonte fra la “Campagna d’Africa” e la seconda guerra mondiale. Studi regolari in Svizzera, Francia, Inghilterra. Ha organizzato in libreria molte mostre, tra cui: manifesti dal 1890 al 1910, la mostra Imageries Populaires e quella dedicata a Le Corbusier. Ha diretto un’agenzia letteraria. Traduce dall’inglese e dal francese. Pubblicazioni in versi: Sogni e Chimere (1969, Lerici Editore); Round Dance (1981, Monogram); Attrezzi per la perdita (1985, Corpo 10); Malastrana (1991, Campanotto); Scostamenti (1997, Manni); Scomodo autunno (2001, Lietocolle). In prosa: Località: le dune, 1992, Piccole vertigini, 1993, Sconfitti favolosi, 1996 (Campanotto).

Jolanda Insana è nata a Messina nel 1937 e vive a Roma. Le sue poesie sono raccolte in Sciarra amara (1977), Fendenti fonici (1982, Premio internazionale MondelloOpera prima), Il collettame (1985), La clausura (1987), Medicina carnale (1994), L’occhio dormiente (1997), La stortura (2002, Premio Viareggio), La tagliola del disamore (2005). Ha tradotto Poesie di Saffo (1985), Per diritto di memoria di Aleksandr Tvardovskij (1989), Carmina Priapea (1991), De amore di Andrea Cappellano (1992), e per il teatro La passione di Cleopatra di Ahmad Shawqi (1989) e La Casina di Plauto (1991).

Vivian Lamarque nasce a Tesero (Trento) nel 1946. Pubblica le prime poesie su Paragone e su Nuovi Argomenti. Nel 1978 esce la prima raccolta, L’amore mio è buonissimo nei “Quaderni della Fenice”. Nel 1981 con Teresino vince il Premio Viareggio Opera Prima. Nel 1984 inizia a scrivere la trilogia Il signore d’oro, Il signore degli spaventati e Poesie dando del Lei. Nel 1989 pubblica Il libro delle ninne nanne e nel 1992 la prima di una lunga serie di fiabe: La bambina che mangiava i lupi. Nel frattempo insegna, traduce, collabora al Corriere della Sera. Nel 1996 esce Una quieta polvere poi tradotto in francese. Raccoglie alcuni scritti giornalistici nel volume Gentilmente (1998) e vinceil Premio Andernsen 2000 con la trascrizione per ragazzi del Flauto magico.

Idolina Landolfi collabora come critico letterario a riviste e quotidiani. Suoi testi sono usciti in Paragone, Panta, Nuovi Argomenti, Il Ponte, Semicerchio, Poesia. Traduce, dal francese e dall’inglese per le maggiori case editrici italiane. Da vent’anni si occupa delle opere del padre, ripubblicandone i volumi per Rizzoli ed ora per Adelphi. Ha fondato nel 1996, il Centro Studi Landolfiani, che raccoglie i materiali bibliografici riguardanti lo scrittore e organizza conferenze e convegni sulla sua opera. Ha tenuto corsi di scrittura creativa a Firenze e a Roma. Ha curato tra l’altro un’edizione di S. Corazzini, Poesie (Rizzoli 1992); Lautréamont, I Canti di Maldoror (Rizzoli 1995); Lesage, Il Diavolo zoppo (Fazi 1996); Th. Gautier, Smalti e cammei (Avagliano 2000); G. de Nerval, Le notti d’ottobre (L’Argonauta 1998); Villiers de l’Isle-Adam, Claire Lenoir (L’Argonauta 1999); Barbey d’Aurevilly, Il più bell’amore di Don Giovanni (L’Argonauta 2000). Tra i suoi libri, Sotto altra stella (Campanotto 1996), Scemo d’amore (Empirìa 1999), Matracci e storte (Graus, 2004), il romanzo per ragazzi I litosauri (Laterza 1999), il libro d’arte Parvenze, cinque racconti e otto incisioni di Antonio Petti (Nola, Stamperia d’Arte «Il Laboratorio», 2002). Un altro romanzo è attualmente in corso di stampa.

Rosaria Lo Russo è nata a Firenze, dove vive. Poetessa, traduttrice, saggista, lettrice-performer, attrice e insegnante di lettura di poesia da alta voce, si occupa di poesia e di teatro e dei rapporti fra le due arti, di drammaturgia, letteratura teatrale e letteratura comparata moderne e contemporanee. Ha pubblicato i seguenti libri di poesia: L’estro (Firenze, Cesati, 1987), Vrusciamundo (Porretta Terme, I Quaderni del Battello Ebbro, 1994), Sanfredianina, in Poesia contemporanea. Quinto quaderno italiano (Milano, Crocetti, 1996), Comedia (Milano, Bompiani, 1998), Dimenticamiti Musa a me stessa (con sedici disegni di Renato Ranaldi, Prato, Edizioni Canopo, 1999), Melologhi (Modena, Emilio Mazzoli, I Premio Antonio Delfini 2001), Penelope (Napoli, Edizioni d’if, 2003). E’ appena uscito il volume di poesia con cd audio Lo Dittatore Amore. Melologhi (Milano, Effigie, 2004).

Loredana Magazzeni vive e lavora a Bologna. Fa parte del “Gruppo 98 Poesia”, che ha sede presso la Libreria delle Donne, con cui cura incontri e letture dedicati alla poesia femminile. Ha pubblicato Carte provvisorie, edizioni autoprodotte La Volpe e l’Uva, a cura di Marco Ribani, Bologna, 1998 e, a cura dell’Associazione milanese “Archivi del `900”, la silloge di poesia La miracolosa ferita, vincitrice del Premio Antonia Pozzi, 2001. E’ stata redattrice delle riviste letterarie Le Voci della Luna e Versodove. Ha curato varie iniziative culturali, come il Premio Letterario “Renato Giorgi” a Sasso Marconi (Bo) e il “Progetto Patchwork”, una rete di poesia delle donne. E’ presente con poesie, articoli, traduzioni e recensioni su riviste e antologie.

Paola Malavasi (1965), giornalista pubblicista, collabora tra l’altro alla pagina culturale di Avvenire. Ha pubblicato la raccolta di versi Le altre (pref. G. Conte, Interlinea 2003, Premio Lerici-Pea), la silloge Primitive in 7 poeti del Premio Montale (Crocetti 2002, Premio Montale 2001), In una stanza (Premio Pagine 1999). Per le edizioni del PulcinoElefante, Dolce (1999) e Paese Passato (2000). Ha vinto il Procida on line, Città Reggio di Calabria, Penisola Sorrentina, Tra Secchia e Panaro 2004. Sue poesie sono comparse in antologie e riviste. In prosa ha scritto Sei mai stato a Occhichiusi? (D’if edizioni 2003) e Una torta con il viso di donna (premio per la narrativa Adesso io 2004). Ha curato le antologie scolastiche I ribelli. Maledetti, futuristi e beat (2000) e I luoghi del mito (2001). Ha tradotto poesie di Emily Dickinson e del poeta polacco Adam Zagajewski (Poesia, maggio 2004).

Gabriella Maleti è nata a Marano sul Panaro (Modena) nel 1942. Ha vissuto molti anni a Milano e dal 1981 risiede a Firenze. È fotografa. Dagli anni Novanta ha realizzato più di venti video. È redattrice de la rivista L’area di Broca. Cura con Mariella Bettarini le Edizioni Gazebo. È’ presente in molte antologie di poesia e prosa italiana contemporanea. Ha pubblicato nove volumi di poesia e tre di narrativa, l’ultimo dei quali, dal titolo Amari asili, nel 1999 è stato tradotto in inglese dalla casa editrice Carcanet, di Manchester.

Annalisa Manstretta è nata a Pavia il 3 maggio 1968. Dopo aver trascorso l’infanzia e l’adolescenza a Stradella, nel dolce paesaggio dell’Oltrepo’ Pavese, nel 1998 si è trasferita a Milano dove insegna materie letterarie in un Istituto superiore. Dal 1997 è redattrice della rivista La Mosca di Milano. Ha pubblicato la plaquette Viaggi, Lietocolle Libri, 2000, con immagini di W. Xerra. La silloge poetica La dolce manodopera è inclusa in Poesia contemporanea. Ottavo quaderno, a c.d. F. Buffoni, Marcos y Marcos, 2004. Con la silloge L’ombra, l’aria, la luce. Poesie pensando a Leonardo è tra i sette finalisti del Premio Montale Europa 2004 per la sezione inediti.

Dacia Maraini è nata a Firenze. Ha pubblicato molti romanzi: il primo è La vacanza (1962) e l’ultimo Colomba ( 2004); opere teatrali raccolte nei due volumi Fare teatro 1966-2000 (2000); libri di ricordi famigliari tra cui La nave per Kobe (2001); raccolte poetiche come Viaggiando con passo di volpe (1991) e Se amando troppo (1998). Nel 1999 ha vinto il Premio Strega con il romanzo Buio. Le sue opere sono edite presso Rizzoli e tradotte in venti paesi. Ha una rubrica sul Corriere delle Sera.

Alda Merini è nata a Milano nel 1931. Pubblica nel 1953 la prima raccolta poetica: La presenza di Orfeo (Schwarz). Scoperta da Giacinto Spagnoletti, si sono occupati di lei, tra gli altri, Salvatore Quasimodo, Pier Paolo Pasolini, Maria Corti, Giovanni Roboni. Dopo dieci anni di internamento in manicomio e venti anni di silenzio riprende a pubblicare nel 1980. Escono numerosi libri in versi e in prosa, tra cui ricordiamo: L’altra verità. Diario di una diversa 1986, La Terra santa 1984 , Vuoto d’amore 1991, Titano amori intorno 1993, Ballate non pagate 1995, La volpe e il sipario 1997, Superba è la notte 2000, Clinica dell’abbandono 2003. Ha vinto il premio Librex Montale nel 1993 e il premio Viareggio nel 1996.

Daniela Monreale, poetessa (Palermo, 1963), vive in provincia di Firenze. Ha pubblicato varie raccolte poetiche, tra cui Lo sguardo delle cose (Nuova Editrice Magenta, 2001) e Quotidiano/Straordinario (Casa Editrice Delta 3, 2002). Con Fabrizio Bianchi ha pubblicato Corpo a Corpo (Lietocollelibri, 2003). È presente in alcuni volumi antologici, tra cui Carteggio (Polistampa, 1999) e Così pregano i poeti (Edizioni San Paolo, 2001). Ha curato il libro Helle Busacca, Poesie scelte (Ripostes, 2002). Collabora con varie riviste letterarie, tra cui Leggere Donna, La Mosca di Milano, La nuova Tribuna letteraria, Le Voci della luna. È redattrice de Il Foglio letterario, per il quale cura anche il supplemento annuale di poesia Bar Code.

Gabriella Musetti, genovese, vive da alcuni anni a Trieste. Si occupa di scrittura per la scuola e ha pubblicato Creatività nell’analisi del testo poetico, La Nuova Italia, Firenze (1994), Dentro la scrittura, Loescher, Torino (1997), e di scrittura delle donne; ha curato la raccolta di narrazioni biografiche Tre civette sul comò, Il Ramo d’Oro Editore, Trieste (2000), e Scritture private, libri autoprodotti da donne. Ha pubblicato in poesia: E poi, sono una donna, L’Autore Libri Editore, Firenze (1992), Divergenze, En Plein Officina, Milano (2002), Mie Care, Campanotto, Udine (2002), Obliquo resta il tempo, Lietocolle, Faloppio 2005. Coordina la redazione della Rivista Almanacco del Ramo d’Oro, quadrimestrale di poesia e cultura. Suoi testi e articoli sono apparsi su numerose riviste.

Giulia Niccolai è nata a Milano nel ` 34 dove vive e lavora. Negli anni Settanta ha fondato e diretto con Adriano Spatola la rivista di poesia Tam Tam. Nel 1985, dopo una grave malattia, ha incontrato il Buddismo tibetano Mahayana del quale è monaca dal 1990. Opere principali: Il grande angolo (prosa), Feltrinelli, 1966; Harry’s Bar e altre poesie (1969-1980), Feltrinelli, 1981; Frisbees (poesie da lanciare), Campanotto, 1944 (Premio Feronia, 1995); Esoterico biliardo (prosa), Archinto, 2001; La misura del respiro (Premio speciale della giuria Lorenzo Montano), Anterem, 2002; Orienti (7 poesie) con disegni di Carlo Cavallotti, Signum edizioni d’arte, 2003; Orienti (16 poesie), Fondazione Franco Beltrametti e Josef Weiss Edizioni (Svizzera), 2004; Ancora Orienti (2 poesie), sagittario, 2004. Suoi libri sono stati tradotti in tedesco e in americano, ed è presente in diverse antologie italiane e straniere.

Maria Pia Quintavalla è nata a Parma il 2 settembre 1952, e vive a Milano. Il suo primo libro Cantare semplice esce nel 1984 per le edizioni Tam Tam Geiger. Nel 1985 inizia a curare la rassegna biennale nazionale Donne in poesia, da cui è nata l’omonima antologia, (Comune di Milano, 1988, ristampa Campanotto 1991). In quegli anni ha ideato il convegno nazionale: Bambini in rima/la poesia nella scuola dell’obbligo. Lettere giovani è il secondo libro, 1990, Campanotto editore; nel 1991 ristampa integralmente Il Cantare sempre con Campanotto. Nel 1996 esce Le Moradas, per i tipi di Empiria e, nel gennaio 2000, Estranea (canzone) per Piero Manni editore con nota critica di Andrea Zanzotto. Nel 2002 è uscita la raccolta di fiabe, prose e poesie brevi Corpus solum, edizioni Archivi del `900. Recentemente sono inoltre state pubblicate le plaquettes Canzone (Pulcinoelefante, 2002) e Napoletane (Copertine di M.me Webb, 2003), Le nubi sopra Parma, ed Battei, Parma, 2004. Compare tra le più recenti antologie e cura seminari di lettura del testo poetico presso diverse istituzioni.Suoi testi tradotti in inglese, tedesco, spagnolo.

Alina Rizzi (Erba, 1967) giornalista e scrittrice, ha pubblicato il primo romanzo nel 1998: Amare Leon (Borelli editore), da cui verrà tratto un film con la regia di Tinto Brass. In seguito ha pubblicato la raccolta di brevi racconti Ritratti (Con-Tatto 2000), il romanzo Donne di cuori (Lietocolle, 2001) e una silloge poetica dal titolo rossofuoco (Lietocolle, 2002) in edizione limitata a 99 copie, con prefazione di Alda Merini. Altri racconti e poesie sono apparsi in varie antologie e nelle edizioni d’arte del Pulcinoelefante. E’ curatrice del poetico diario Il segreto delle fragole (2002). Collabora a riviste e siti web. Nel 2002 ha ideato e realizzato il sito www.segniesensi.it dedicato alla letteratura femminile classica e contemporanea. Di recente pubblicazione il romanzo Passione sospesa (Borelli, 2004 ) e la raccolta poetica Il frutto sillabato (Dialogolibri, 2004).

Anna Santoro (Napoli, settembre 1945), Presidente dell’associazione culturale L’Araba Felice, da lei fondata a Napoli nel 1984, ne cura il sito www.arabafelice.it e dirige Dominae, Dizionario biobibliografico internazionale delle donne. E’ socia fondatrice della Società delle Letterate Italiane. Tra i romanzi: Le amiche di Carla, Filema, 1999; Pausa per rincorsa, Avagliano, 2003. Tra le raccolte di poesia: Sestes-senze, Tam Tam 1985; Per corsi, Forum/Q.G., 1990; La ballata delle sette streghe e altri versi, Colonnese, 1998. E’ a stampa, con Marsilio, certincantamenti. Studiosa di letteratura, si è dedicata soprattutto alla scrittura femminile italiana. Ricordiamo: Catalogo della scrittura femminile italiana a stampa presente nei fondi librari della Biblioteca Nazionale di Napoli (dalle origini della stampa al 1860), Napoli, 1984 (2° edizione: dalle origini al 1900), Napoli, 1990; Guida al Catalogo…, Napoli 1990; Narratrici italiane dell’Ottocento, Napoli, 1987; Il Novecento. Antologia di scrittrici italiane del primo ventennio. Roma, Bulzoni, 1997; Piccola Antologia di scrittrici campane, Napoli, Intramoenia, 2001. Ha curato le riedizioni di testi femminili del `500, dell’800 e del `900.

Gabriella Sica, romana d’adozione, ha pubblicato quattro libri di poesia: La famosa vita (1986), Vicolo del Bologna (1992), Poesie bambine (1996) e Poesie familiari, uscito da Fazi alla fine del 2001, vincitore del Premio Camaiore. Ha lavorato sulla poesia contemporanea dirigendo dal 1980 al 1987 la rivista Prato pagano e curando nel 1995 per Marsilio l’antologia La parola ritrovata Ultime tendenze della poesia italiana. Ha raccolto i suoi studi sulla poesia nel volume Sia dato credito all’invisibile Prose e saggi (Marsilio, 2000) ed è uscita un’edizione nuova e aggiornata di Scrivere in versi Metrica e poesia (Il Saggiatore, 2003). Ha realizzato per la Rai sei video sui poeti del Novecento, Ungaretti, Montale, Pasolini, Saba, Penna e Caproni, i cui primi tre sono stati pubblicati in videocassetta da Einaudi, nel 2000 e nel 2001.

Maria Luisa Spaziani (Torino, 1924), vive a Roma. Fin dalla fondazione è presidente del Centro Internazionale Eugenio Montale e del Premio Montale. Insegna lingua e letteratura francese, traduce, è autrice di lavori critici e di interviste immaginarie a grandi poetesse del passato, raccolte nel volume Donne in poesia (Marsilio, 1992). Tra le numerose raccolte poetiche ricordiamo: Le acque del Sabato (1954), Il gong (1962), Utilità della memoria (1966), L’occhio del ciclone (1970), Transito con catene (1977), Geometria del disordine (1981, Premio Viareggio), La stella del libero arbitrio (1986), I fasti dell’ortica (1996), La freccia (2000), La traversata dell’oasi (2002). Il testo Giovanna D’Arco (1990) è stato più volte rappresentato in teatro.

Patrizia Valduga è nata nel 1953 a Castelfranco Veneto. Scrive sulle pagine milanesi di la Repubblica. Ha tradotto John Donne, Mallarmé, Valéry, Molière, Shakespeare, Beckett. Tra i libri pubblicati ricordiamo: Medicamenta (1982), La tentazione (1985), Donna di dolori (1991), Requiem (1994), Corsia degli incurabili (1996), Cento quartine e altre storie d’amore (1997), Quartine seconda centuria (2001), Manfred con l’artista Giovanni Manfredini (2003).

… per informazioni: Alina Rizzi email - DONNE 
 DI PAROLA

Categorizzato in:

Taggato in: